Pescara. Il capogruppo in Consiglio regionale di Fratelli d’Italia, Guerino Testa, ha presentato una risoluzione, che sarà discussa nella seduta del Consiglio prima della pausa estiva, per l’attivazione della postazione 118 Val Pescara-Manoppello operativa H12.
“Trattasi di una postazione territoriale della rete di emergenza urgenza – spiega Testa – di tipo Msb con infermiere, cioè con mezzi di soccorso base ed equipaggio minimo di un autista-soccorritore e due o più infermieri con formazione avanzata in grado di garantire gli interventi di rianimazione cardio-polmonare oltre che di soccorso per il paziente traumatizzato”.
“Il Comune di Manoppello”, si legge nella risoluzione, “si trova in una posizione centrale nella Val Pescara, a 25 chilometri da Pescara e 30 da Popoli, con accesso diretto all’autostrada A25. Considerati anche i flussi metropolitani di traffico, le vie di comunicazione, le condizioni di viabilità e le caratteristiche orografiche del comprensorio che incidono significativamente sui tempi di percorrenza , compromettendo la necessità di garantire la migliore ed immediata copertura assistenziale, la postazione in questione appare chiaramente indispensabile. Non trascurabile anche la vocazione turistica di Manoppello che, con la presenza di Basiliche ed Abbazie di rilievo, sollecita importanti numeri di visitatori”.
La postazione Val Pescara-Manoppello è una delle tre previste dal riordino della rete ospedaliera che riforma tutte le postazioni 118 abruzzesi. “Le Ausl le hanno attivate subito dopo l’emanazione del Decreto N. 79 del 21.07.2016 – ricorda il consigliere regionale – tranne la ASL di Pescara. Già nei mesi scorsi avevo lanciato l’allarme sulla mancata attivazione di un servizio così basilare. Auspicando che il 118 territoriale di Manoppello possa vedere una pronta messa in funzione, ne mancano all’appello ancora due: una nella città di Pescara, denominata Pescara Sud operativa H24, e la postazione estiva Caramanico H12, che era stata approvata dalla scorsa Giunta regionale ma mai inserita nelle rete d’emergenza . Dopo esattamente tre anni dall’approvazione – conclude Testa – è necessario un intervento tempestivo al fine di attivare le postazioni 118 mancanti. Non è accettabile che un sistema salva vita non rappresenti una priorità assoluta”.