Pescara. Occupazioni abusive, spaccio, inflitrazioni d’acqua, balconi pericolanti: chi vive nelle case popolari di Fontanelle e Rancitelli si trova a convivere quotidianamente con piaghe di ogni genere. Se inermi sono costretti a rimanere dinanzi alla delinquenza, atterriti rimangono di fronte al dilagante silenzio istituzionale.
“I cittadini mi fermano e mi dicono che le istituzioni non vengono più in questi posti. Loro di problemi da raccontare ne hanno tanti ma non sanno cosa fare”: a riferirlo, reduce dai sopralluoghi in via Caduti per Servizio e nel Ferro di Cavallo di via Tavo, è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Domenico Pettinari, che tira in ballo direttamente il governatore Luciano D’Alfonso: “Dinanzi a questo problema annoso e mai risolto”, afferma, “non può far finta di niente”.
“A Fontanelle le case occupate abusivamente di proprietà dell’Ater, quindi della Regione, sono circa 10”, sostiene Pettinari, che allarga l’invito ad intervenire anche al sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, “All’interno dei palazzi, anche di proprietà comunale, sempre più spesso gli occupanti abusivi e non solo si allacciano al contatore comune delle scale usufruendo della energia elettrica che pagano tutti gli altri. Nel mentre tante persone perbene attendono in graduatoria da troppi anni per ottenere un alloggio popolare.
Lo spaccio di droga nei palazzi e nelle strade”, prosegue il pentastellato, “si svolge con continuità, dalla mattina alla sera, sotto gli occhi stanchi dei residenti e, spesso, queste persone continuano ad occupare l’alloggio popolare pur essendoci una norma che prevede la decadenza di chi utilizza l’alloggio per attività illecite”.
Notoriamente, non va meglio a Rancitelli, dove solo pochi giorni fa un bambino di 20 mesi è finito in coma dopo aver ingerito della droga che, secondo la madre, avrebbe trovato a terra in strada: “Le case Ater, qui”, incalza Domenico Pettinari, “sono fatiscenti ed alcune perfino pericolanti. I residenti mi raccontano che ormai le infiltrazioni d’acqua sono continue e i bambini non possono più vivere all’interno di alloggi insalubri. Addirittura alcuni di essi sono stati diffidati ad uscire sui balconi perché pericolanti”. “Le case Ater sono della Regione Abruzzo e il Presidente D’Alfonso oggi rappresenta la massima autorità che può intervenire fattivamente nella gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”, conclude il consigliere Regionale, chiedendo che D’Alfonso e Alessandrini vadano a visitare i palazzi della periferia più degradata, quanto meno per dare un segnale di vicinanza a chi vive, e sopravvive, forzatamente a contatto con il più totale degrado.