Pescara. “Ad agosto inoltrato e a oltre un mese dalla mia prima denuncia della situazione, il Comune di Pescara non ha ancora provveduto a fornire le spiagge libere cittadine della cartellonistica richiesta dai protocolli Covid, un patrimonio lasciato alla sola gestione delle associazioni convenzionate, quando ci sono, oppure allo sbando, laddove l’Ente ha avocato a sé la manutenzione degli arenili”.
Ad avanzare la denuncia è il consigliere Pd Antonio Blasioli, dopo un sopralluogo sulla spiaggia della Madonnina: “Tranne che alla Nave di Cascella, dove le telecamere dovrebbero garantire il distanziamento sociale, le spiagge libere sono come se il Covid non ci fosse mai stato e così le norme per prevenire assembramenti e contagi – incalza Blasioli – Un’assenza, quella del Comune, che si avverte anche per situazioni che mettono a rischio la stessa vita dei bagnanti”.
“Sulla spiaggia della Madoninna, ben gestita dall’Arci”, insiste l’ex vice sindaco, “nessuno del Comune mette in sicurezza i cavi dell’alta tensione che alimentano i pali dell’illuminazione dell’arenile, ormai a vista sulla sabbia, come pure un pericoloso cavo che si trova immerso nell’acqua proprio all’ingresso della spiaggia, nel bel mezzo di una pozzanghera formata da una vistosa perdita legata alla fontanella, frenata con una rudimentale barriera di sabbia dai gestori, per evitare che invada il piazzale, in attesa che chi di dovere ponga rimedio. Andrebbe rimossa la sabbia bagnata messa a mo’ di argine per evitare che l’acqua invada tutto il piazzale e sistemata la perdita, ma soprattutto messo in sicurezza il cavo che in maniera inaudita accoglie il passaggio dei frequentatori della spiaggia. Intervenire per l’Arci è impossibile, sia perché si tratta di lavori che esulano dalla gestione, sia perché nel farli senza conoscere i sottoservizi comporta rischi da non sottovalutare, per via della presenza di cavi e fili elettrici”.
“Quanto ai cartelli, si aspetta invano che vengano installati, anche se di mezzo c’è la sicurezza dei frequentatori e anche se ci sono protocolli che impongono le informazioni e sarebbe importante intervenire; lì sarebbe poi necessario apporre anche un divieto di accesso alle due entrate al piazzale della Madonnina, sia quello della riviera e che quello dietro la fontana, per evitare che le auto utilizzino lo spiazzo proprio prossimo alla spiaggia e dove transitando tra bambini e bagnanti, come un parcheggio per auto e scooter. Senza alcun tipo di controllo è inoltre la condizione delle spiagge libere di Porta Nuova, dove oltre ai cartelli, in una manca anche un accesso sicuro, per via di un camminatoio pedonale in legno a tratti divelto e pericolante”, conclude il consigliere regionale.