Pescara, esposto alla Procura sulle consulenze della Giunta Mascia

comune_pescaraPescara. Le consulenze e gli incarichi professionali della Giunta Mascia sono sempre stati tra gli oggetti di critica preferiti dall’opposizione al Comune adriatico. Ma al Pd e Idv non sono bastati i chiarimenti del sindaco sui vari contratti stipulati con professionisti e agenzie: la questione è divenuta oggetto di un esposto alla Procura.

Annosa vicenda, fondata soprattutto sulle questioni legali che hanno coinvolto l’ex sindaco D’Alfonso e il suo segretario particolare, gli incarichi di consulenza professionale assegnati dal sindaco Albore Mascia da quando governa la città di Pescara è sempre stata una delle indagini più approfondite che l’opposizione di centrosinistra, con i consiglieri Del Vecchio (Pd) e Di Nisio (Idv) in testa, hanno portato avanti per denunciare le presunte irregolarità dell’attuale Giunta. Varie le denunce pubbliche, supportate da interrogazioni dirette al sindaco che, a detta dei due oppositori, trovano risposte che “sorvolano” sulle attuali leggi vigenti sulle procedure di evidenza pubblica per gli incarichi di collaborazione esterna e “gioca a creare confusione e con questa ad evitare di dare le risposte alle domande dettagliatamente e specificatamente poste”.

Una vicenda che parte dal caso Dezio, il segretario particolare dell’ex sindaco Luciano D’Alfonso, accusato di aver preso irregolarmente quella carica poiché non in possesso dei requisiti previsti dalla legge: a quella vicenda la tesi di Del Vecchio e Di Nisio ritengono di equiparare alcuni dei contratti professionali stipulati da Albore Mascia. Sono gli stessi consiglieri, insoddisfatti dalla risposta  ricevuta dal sindaco lo scorso 30 gennaio, hanno inoltrato un esposto alla Procura aprendo la propria tesi proprio “partendo da una sentenza del Tribunale di Pescara che ha condannato un Sindaco per non aver espletato alcuna procedura di evidenza pubblica, come previsto dai vigenti regolamenti municipali  nel conferimento di una funzione e che, a nostro avviso, risulta speculare agli attuali conferimenti di incarichi nel Comune di Pescara, il Sindaco Mascia nella Sua risposta ha ritenuto essersi fatta confusione tra incarichi dirigenziali e collaborazioni esterne sorvolando, invece, sull’evidenza che le procedure di evidenza pubblica previste dalla legislazione vigente e dai regolamenti comunali riguardano entrambe le casistiche”.

La tesi di Mascia sostiene che Dezio fu irregolarmente nominato da D’Alfonso dirigente ai sensi di un articolo del trattato unico degli enti locali che si riferisce esclusivamente ai membri di uno staff personale. Quelli stipulati dalla corrente amministrazione, che l’opposizione mette sotto accusa, secondo Mascia sono di natura totalmente varia e diversa da quella che ha coinvolto il sindaco di centrosinistra. Il chiarimento dettagliata nella difesa stilata dal primo cittadino:“Vi sono i contratti con l’architetto Lepore e con il professor Giordano Bruno Guerri che, essendo di natura individuale, sono assimilati a contratti di consulenza; peraltro, per quello di Guerri questo discorso vale soltanto in seguito alla sentenza delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti emessa lo scorso 14 settembre 2011, in quanto prima di tale data lo stesso era da considerarsi alla stregua di una collaborazione di elevatissimo contenuto professionale, e come tale non rientrante nei limiti di spesa imposti dalla legge per le consulenze. I contratti con le società Lidea e Geoalp non sono configurabili come consulenze. in quanto non sono incarichi individuali, come richiesto dalla norma contenitiva della spesa, bensì riguardanti “Società aventi stabile organizzazione” e quindi non sono assimilabili a consulenze e non rientrano nel tetto di spesa citato. Quello del Dott. Console è un incarico di staff degli Assessorati alle Politiche Sociali ed alla Sanità, e come tale attribuibile in forma diretta dal Capo dell ‘Amministrazione sulla base di un rapporto fiduciario con il soggetto prescelto, come peraltro previsto dall ‘art. 44 del Regolamento degli Uffici e dei servizi. Il contratto con l’architetto Salvatore Colletti non è di consulenza, ma è un incarico di progettazione per alcuni Piani di Zona affidato ai sensi del D.Lgs. 163/2006 (Codice dei Contratti), e lo stesso incaricato è stato individuato dal Dirigente tecnico del Settore “Programmazione del Territorio” ali ‘interno di un elenco di professionisti stilato a seguito di un avviso pubblico, in ragione dell’elevata competenza in materia posseduta dal professionista incaricato. Infine, per quanto riguarda il contratto con l’avvocato Giuliano Grossi, si tratta di un incarico ex articolo 110, 60 comma del TUEL. addirittura a carattere gratuito per stessa certificazione dell’’incaricato che, nelle more, rivestiva, sino a pochi giorni fa, anche la carica di Difensore Civico regionale”.

L’interrogazione e il successivo esposto di Del Vecchio e Di Nisio, però, contraddicono il sindaco chiamando in causa una montagna di articoli normativi nazionali e locali: lo scontro fra le parti, in sostanza si gioca con Mascia a sostenere il rispetto di ogni norma e la regolare applicazione delle leggi per come esse sono state modificate, mentre Pd e Idv ritengono che il sindaco si affidi alla confusione amministrativo-normativa per sviare dalle accuse. Sul piatto però ci sono contratti da centinaia di migliaia di euro: “Per il comportamento poco riguardo nei confronti dei cittadini che sono stati defraudati di preziose risorse finanziarie per finalità di cui non è stata accertata la effettiva esigenza abbiamo ritenuto di interessare gli organi giudiziari competenti, concludono Del Vecchio e Di Nisio. Alla Procura, ora, il compito di chiarire l’intricatissima questione.

 

Antonelli: “Già avvertita la Corte dei Conti”. “E’ stata l’amministrazione comunale che, esattamente un mese fa, ha già inviato alla Corte dei Conti tutti gli atti inerenti gli incarichi e le consulenze stipulati dal nostro governo cittadino e contestati dai consiglieri Del Vecchio e Di Nisio chiedendo l’esame dei ‘casi’ e delle procedure seguite. E’ dunque evidente che i due consiglieri d’opposizione giungono in ritardo su un iter già ampiamente avviato. E non basta: nelle more dell’esame di tutti i fascicoli, abbiamo deciso di inviare alla Corte dei Conti, già da domani, anche tutti i contratti articolo 90 stipulati dalla precedente amministrazione, ossia contratti inerenti lo staff del sindaco che non consentivano ai soggetti di firmare atti, come invece sembra sia accaduto tra il 2003 e il 2009. Ma a far luce su ogni singolo aspetto della questione, valutando l’esistenza di un possibile danno erariale, sarà la magistratura contabile”. Lo ha detto l’assessore al Personale del Comune di Pescara Marcello Antonelli intervenendo nella polemica sollevata di nuovo oggi dai consiglieri Pd Del Vecchio e Idv Di Nisio.

 

Daniele Galli


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