Montesilvano, la denuncia di Lega Nord Abruzzo: Acque del Saline a rischio

Montesilvano_Ponte_SalineMontesilvano. Acque del fiume Saline a rischio. È la denuncia di Lega Nord Abruzzo, che parla di una serie di segnalazioni e testimonianze che si sarebbero susseguite dallo scorso agosto da parte di pescatori sportivi di Associazioni e Club affiliati al Settore Pesca Sportiva in ASI.

Secondo tali segnalazioni, infatti, in un tratto circoscritto del fiume Saline, posto nel comune di Montesilvano e compreso tra il depuratore comunale e il ponte autostradale, sarebbero sempre più frequenti catture di pesci (in particolare Cavedani) riportanti vistose ulcerazioni esterne o deformazioni dell’apparato boccale e della struttura.

“Considerato” si legge in una nota del gruppo politico “che attualmente non esiste nessun provvedimento, azione o procedura messa in atto dal comune di Montesilvano tesa a comprendere se tali criticità posso avere ripercussioni sulla salute pubblica (i pesci vengono pescati, venduti e mangiati, mentre l’acqua è utilizzata per l’irrigazione), il Settore Ambiente della Lega Nord Abruzzo invita la cittadinanza a non utilizzare a fini alimentari il pesce del citato fiume e della sua foce, almeno fino a che l’indagine ambientale non riscontrerà le cause di tale alterazione”.

Inoltre Lega Nord si chiede se, mancando un divieto specifico, il comune di Montesilvano possa assumersi la responsabilità di autorizzare, con il silenzio, l’utilizzo delle acque del fiume, delle sponde e della fauna che vi dimora. “Dal 2003 ad oggi” continua la nota, “la situazione è peggiorata nonostante promesse, propaganda e proposizioni ministeriali, regionali e comunali, l’ennesimo giro di perlustrazione lungo il fiume Tavo a Cappelle e sul Saline a Montesilvano, trovando una situazione di degrado agghiacciante, segnale di una inciviltà diffusa a vari livelli della nostra società, dal singolo cittadino all’impresa. Rifiuti bruciati, habitat alterato, discariche abusive interrate, abbandono di rifiuti sulle strade e lungo gli argini, e tutto a poche centinaia di metri dalla riviera, tra i siti abitativi limitrofi, lungo le arterie di collegamento e circum fluviali, in una regione che vuole fare turismo e che presenta questo bel biglietto da visita a chi vuole passeggiare lungo un fiume, cosa che in altre regioni e all’estero costituisce fatto normale, senza dover rischiare la propria incolumità, fisica e sanitaria”.

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