Pescara. “Il Comune di Pescara e la Regione Abruzzo sostengono con forza il progetto di delocalizzazione delle antenne di San Silvestro sulla piattaforma off-shore, sicuramente l’iniziativa più seria intrapresa dalle Istituzioni sulla vicenda e che soprattutto ha un valore scientifico, perché poggia le proprie basi su uno studio dell’Università de L’Aquila e non sulle ipotesi di qualche consulente. Oggi lo abbiamo ribadito nel corso del vertice svoltosi presso il Ministero per lo Sviluppo Economico con il capo della Segreteria del Ministro Romani, l’avvocato Selli, il quale, pur ipotizzando delle problematiche, ha comunque manifestato l’assoluto interesse e impegno del Dicastero verso l’iniziativa. Lunedì prossimo ci risentiremo per definire i soggetti da convocare a un Tavolo tecnico che verrà convocato per esaminare il progetto e che vedrà presenti innanzitutto Ministero, Regione e Università, ma anche una delegazione dei rappresentanti del Comitato anti-antenne”. Lo ha ufficializzato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia al termine del vertice odierno svoltosi a Roma, presso la sede del Ministero per lo Sviluppo Economico, alla presenza, tra gli altri, degli assessori all’Ambiente Isabella Del Trecco e al Patrimonio Eugenio Seccia, del consigliere regionale Lorenzo Sospiri e di una delegazione del Comitato di San Silvestro.
“La nostra amministrazione comunale – ha sottolineatoAlbore Mascia – crede fortemente nell’ipotesi di delocalizzazione delle antenne di San Silvestro sulla piattaforma off shore in mare, ipotesi che stamane abbiamo di nuovo illustrato al Ministero, ricordando che siamo di fronte alla prima iniziativa seria intrapresa per giungere al trasferimento degli impianti radiotelevisivi, iniziativa nata dallo studio condotto dal mondo accademico, dunque con fondamenta scientifiche, con un vero studio di fattibilità elaborato dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università de L’Aquila che non tiene semplicemente conto della realizzazione del traliccio, ma ha condotto anche uno studio sul posizionamento delle frequenze, sulle possibili interferenze radioelettriche, tenendo conto anche degli impianti situati sull’altra sponda dell’Adriatico, e su tutti i dettagli dell’intervento. E il 13 settembre 2010 la Regione Abruzzo ha adottato con una delibera formale quel progetto di delocalizzazione su ‘sito idoneo’ come riportato nell’atto, specificando che ‘detto sito individuato ai sensi dell’articolo 28 comma 7 del Decreto legislativo 177/2005 (quello che demanda alle Regioni la competenza nell’individuazione dei siti) permette di garantire la qualità del servizio di ripetizione del segnale nelle aree geografiche tuttora servite e nel contempo la risoluzione dei possibili rischi per la salute della popolazione residente, derivanti dalla continua esposizione alle onde elettromagnetiche. Quel progetto è già stato presentato a Roma all’ingegner Francesco Troisi, del Dipartimento per le Telecomunicazioni, in un incontro che si è svolto il 17 settembre scorso e in quella sede è stato recepito lo studio per poi invitarci a ripresentarlo in modo formale e istituzionale coinvolgendo l’AgCom, l’Autorità per le Comunicazioni, per avviare l’iter della pratica. La Regione Abruzzo si è attivata e il 29 novembre ha inviato al Ministero dello Sviluppo Economico una lettera in cui ha richiesto formalmente allo stesso Dicastero di avviare le procedure per inserire nel Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze il sito individuato dalla Regione Abruzzo di cui allo studio di fattibilità per la delocalizzazione dei siti di broadcasting congestionati, lettera firmata dal Direttore regionale Antonio Sorgi, con il quale siamo in contatto quotidiano, e dalla Dirigente del Servizio, la dottoressa Iris Flacco. E sappiamo che il Presidente Chiodi, ha già chiesto l’istituzione del Tavolo tecnico con il Ministero”.
Posizione confermato dal consigliere regionele Lorenzo Sospiri sottolineando come “Troisi ha messo in luce il ‘disagio per l’utenza di dover variare l’orientamento delle antenne televisive’: utenza stimata intorno al 20 per cento della popolazione di Pescara, concentrata nella zona dei Colli, che dovrebbe spendere una cifra onestamente irrisoria semplicemente per girare le antenne domestiche. Troisi ha suggerito di evitare ‘una doppia variazione dell’orientamento considerando che entro il 2011 anche l’Abruzzo avrà lo switch off, ossia il passaggio al digitale terrestre’ che tra l’altro la nostra amministrazione comunale ha chiesto di anticipare al Ministero. Troisi ha poi sottolineato l’aumento dei costi di manutenzione degli impianti da parte dei gestori privati per la collocazione off-shore, e infine anche le difficoltà dell’Ispettorato a effettuare le verifiche sugli impianti dovendo raggiungere la piattaforma. Ma onestamente, non ci sembrano ostacoli insuperabili o realmente ostativi dal punto di vista tecnico per portare avanti l’ipotesi della piattaforma. E Troisi comunque non ha bocciato il progetto, non ha mai detto che non ‘si può fare’, che è irrealizzabile, anzi, sostiene che ‘ritiene più praticabile la delocalizzazione dei soli impianti radio FM e Rai OM sulla piattaforma off-shore, che tra l’altro sono quelli che contribuiscono con una quota maggiore rispetto a quelli televisivi all’inquinamento elettromagneticoe”.
L’amministrazione comunale continuerà a sostenere tale proposta a meno che il Ministero blocchi il progetto per ragioni tecniche.
“Per la prima volta – hanno dichiarato i rappresentanti del Comitato anti-antenne di San Silvestro, che hanno preso parte all’incontro odierno – ci siamo sentiti degnamente rappresentati presso il Ministero sotto ogni profilo, sia dal sindaco Albore Mascia che dalla Regione Abruzzo. Finalmente sono stati posti dei punti fermi: innanzitutto le antenne di San Silvestro si tolgono e sarà il Ministero ora a trovare una soluzione velocemente, ed è quello che il Comitato cittadino sostiene da tempo, una richiesta che oggi ha finalmente trovato accoglimento. Oggi gli amministratori abruzzesi hanno finalmente chiesto rapidità, velocità e concretezza d’azione al Ministero, posizione ben diversa dal pour parler vissuto sino a oggi, grazie a uno strumento scientifico che è la relazione dell’Università de L’Aquila. Il sindaco e la Regione hanno difeso la fattibilità del progetto e la necessità di delocalizzazione delle antenne per tutelare la salute di migliaia di cittadini, a fronte della quale la problematica relativa al riorientamento degli impianti è doverosamente superabile. Ma soprattutto, il sindaco Albore Mascia e la Regione Abruzzo hanno ottenuto dal Ministero la possibilità di far partecipare una delegazione di rappresentanti del Comitato anti-antenne al Tavolo tecnico che verrà convocato tra Dicastero e Regione, per la prima volta i nostri tecnici e i nostri legali potranno sedere a quel tavolo, una presenza che ci consentirà di vigilare sui procedimenti futuri”.