Pescara, bilancio 2011: i sindacati aspettano il federalismo municipale

vertice_bilancioPescara. L’amministrazione comunale di Pescara ha proposto un’apertura quest’oggi nel corso del nuovo vertice con i sindacati agguerriti a strappare fondi per il sociale. Ci si è resi disponibili a stanziare subito ulteriori 200mila euro sul sociale, e riservandosi la disponibilità di recuperare anche gli altri 240mila euro, riportando la quota del previsionale 2011 allo stesso bilancio di previsione del 2009. Una disponibilità che però non è stata ritenuta sufficiente dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil che hanno comunque espresso il proprio apprezzamento per lo sforzo.

“Nonostante i tagli, i fondi finora rintracciati, ci hanno permesso di istituire servizi ex novo – hanno ancora ricordato gli assessori Seccia e Filippello -:  per la prima volta nel nostro bilancio 2011 abbiamo istituito un capitolo con un fondo pari a 81mila euro denominato ‘fondo per le politiche per la famiglia’; abbiamo ripristinato un fondo pari a 4mila 850 euro per interventi a favore di minori; abbiamo portato a 2milioni 624mila 982 euro, circa 30mila euro in più rispetto al 2009 e 100mila euro in più rispetto al 2008, il fondo per interventi a favore di minori e famiglie; abbiamo istituito un fondo pari a 9mila 700 euro per interventi a tutela del mondo animale; abbiamo confermato il fondo pari a 38mila 673mila euro il fondo da noi istituito lo scorso anno per la gestione del canile municipale, un fondo pari a zero dal 2004 al 2009; per il primo anno abbiamo istituito il fondo per 38mila 800 euro per interventi a favore di soggetti a rischio esclusione sociale. Ma soprattutto abbiamo istituito il fondo da destinare al sostegno del reddito delle persone e famiglie disagiate, pari a 185mila euro per il 2010 e che abbiamo confermato per 125mila euro per il 2011, un fondo prima inesistente, per non parlare del fondo per il Pronto intervento sociale, pari a zero dal 2004 al 2009, istituito nel 2010 con 170mila euro e confermato nel 2011 per 141mila 135 euro”. Nel corso del vertice odierno, i sindacati, ricevuta la controfferta, hanno chiesto dieci minuti di pausa per presentare un’ulteriore controproposta, ossia l’azzeramento totale degli aumenti, previsti sulle tariffe dei servizi a domanda individuale, l’innalzamento della quota di esenzione del pagamento Irpef per redditi sino a 20mila euro (quota oggi ferma a 15mila euro) e il recupero dell’intera quota di 440mila euro sugli stanziamenti del sociale, riallineando il previsionale 2011 al previsionale 2010. L’amministrazione non ha potuto però assumere alcun impegno in merito alle altre due proposte sul Tavolo di confronto, tanto che i sindacati non hanno ritenuto sufficiente la proposta. A questo punto nuovo rimando, spazio all’atteso federalismo municipale per decidere insieme come e dove rispalmare una quota di quelle maggiori entrate sempre sul sociale.

Monica Coletti

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