Pescara. Scendono in piazza anche gli studenti del Misticoni. Dopo il principio di incendio dei giorni scorsi, gli studenti del liceo artistico di Pescara hanno deciso di manifestare questa mattina davanti alla sede della provincia adriatica.
Le denunce dei ragazzi sono molte e gravi. “Semplicemente la nostra non è una scuola” sentenziano. “La scala di emergenza è inagibile da quattro anni, il riscaldamento non funziona, ci sono uscite chiuse con i lucchetti, non c’è allarme antincendio e non ci sono strutture per i ragazzi disabili”.
Gli studenti avrebbero messo al corrente la preside dell’istituto, ma le loro istanze sarebbero rimaste inascoltate. “Gli interventi degli ultimi giorni, dopo il principio d’incendio, non sono sufficienti. Non basta riverniciare la scala di emergenza, bisogna renderla agibile” aggiungono i rappresentanti degli studenti. “Se la centralina elettrica da cui è scaturito il principio di incendio è stata riparata immediatamente, vuol dire che i soldi ci sono”.
Gli studenti hanno poi ottenuto un colloquio con il presidente della provincia Guerino Testa, che anticipa “si tratta di problemi che la nostra giunta ha ereditato, comunque organizzeremo al più presto un incontro con l’assessore Rapposelli”.
Il consigliere provinciale Idv Antonella Allegrino dichiara: “vogliamo sapere in che condizioni si trovano gli istituti scolastici della provincia di Pescara. Solleverò la questione della sicurezza in un’interrogazione in consiglio. Sappiamo che per il 2010 sono stati stanziati fondi per interventi straordinari e messa in sicurezza di edifici scolastici, ma sappiamo anche che sono ancora inutilizzati” aggiunge. “Vogliamo sapere come la provincia intende utilizzare questi fondi nel 2011 e 2012”.
La protesta continuerà pacificamente anche nei prossimi giorni. “Domani ci troveremo davanti alla nostra scuola e manifesteremo dipingendo e suonando” affermano gli studenti.
Allegrino chiede sopralluogo nell’istituto. Dopo la protesta di questa mattina, Antonella Allegrino, consigliere provinciale Idv, torna a chiedere alla preside del liceo artistico Misticoni di verificare le condizioni dell’istituto. “Aspetto infatti dalla scuola” si legge in un comunicato “ancora una data certa in risposta della mia richiesta di sopralluogo, inoltrata qualche giorno dopo l’incidente”.
“Lo scampato incendio al Misticoni ha lasciato nei ragazzi la percezione dell’insicurezza dell’edificio che ogni giorno ospita ben cinquecento studenti. Una percezione tanto netta da spingerli a protestare pacificamente” afferma Allegrino nel comunicato “e a chiedere interventi mirati sulla situazione dell’edificio, che difficilmente sarà possibile assicurare con i cinquecentomila euro stanziati la scorsa primavera dalla provincia di Pescara per la manutenzione di ben diciannove scuole e ad oggi non ancora spesi!”
Ascoltate le denunce degli studenti, “si scopre che la scuola andrebbe adeguata alle normative per la sicurezza sotto più di un aspetto” si legge ancora nel comunicato. Quindi Allegrino auspica “che la provincia accerti lo stato delle cose e avvii al più presto lavori capaci di rendere sicuro questo edificio e gli altri di competenza dell’ente, destinatari dei lavori. Anche se resto con il ragionevole dubbio che i fondi trionfalisticamente annunciati la primavera scorsa non basteranno affatto per dare risposte efficaci e immediate sul fronte della sicurezza negli edifici che li riceveranno”.
Rapposelli incontra gli studenti. A seguito della manifestazione di questa mattina, il vice presidente della provincia Fabrizio Rapposelli, con delega tra l’altro a edilizia scolastica e pubblica istruzione, ha incontrato una piccola delegazione di studenti del liceo artistico di Pescara.
“Gli studenti” si legge in un comunicato “hanno chiesto di sapere come si è mossa l’amministrazione in occasione dell’incendio della cabina elettrica avvenuto di recente” e su altri problemi relativi alla sicurezza. “Rapposelli ha messo in evidenza che la Provincia è intervenuta tempestivamente superando in tempi brevissimi l’emergenza e ha fatto riattivare l’ascensore per consentire ai disabili di raggiungere senza difficoltà il secondo piano”.
“Il vice presidente” si legge ancora nella nota “si è comunque detto disponibile ad analizzare eventuali altri problematiche della scuola, ove gli studenti dovessero rappresentarle”.
Pierluigi Farnese