Chieti. «E’ arrivato il momento per Chieti di dare rilievo e riconoscimento a tutta una serie di eccellenze cittadine che in questi anni non hanno trovato alcuna valorizzazione. Ma che possono diventare un nuovo e positivo marchio distintivo della città in grado di creare un vero e proprio “Brand Chieti”. Mi riferisco a tutta quella serie di attività agricole ed agrituristiche e alle tante peculiarità enogastronomiche che sono espressione della città e che, se messe in rete, possono fungere da nuovo e importante volano per l’economia comunale»: Chiara Zappaloro, capogruppo PD in Consiglio Comunale, torna a parlare di uno dei tanti aspetti che possono portare Chieti a recitare quel ruolo di capofila di Comuni che nell’ultimo decennio è stato inesorabilmente perso. I prodotti agricoli rappresentano un condensato di valori culturali, sociali e ambientali decisivi per il mantenimento della qualità e dell’identità dei territori e devono diventare uno dei fulcri della nuova Chieti del domani.
Poche altre città possono vantare, ad esempio, molte cantine di pregio ed altre aziende, piccole e grandi, che forniscono prodotti agricoli d’eccellenza. «Si hanno senza dubbio le potenzialità per creare un vero e proprio filone turistico legato ai prodotti agricoli, anche per l’alto valore della biodiversità della nostra agricoltura . Questo settore ha tutte le prerogative per diventare un reale testimone della cultura e del “Made in Chieti”, al pari di altre eccellenze delle quali la nostra città è tra le massime espressioni a livello non solo abruzzese», continua Zappalorto. «Abbiamo mercati ortofrutticoli da sostenere e supportare, rivalutando la loro importanza nel tessuto cittadino e sviluppandone i tanti punti di forza. Si possono allestire in maniera permanente mercati per la commercializzazione dei prodotti locali nelle ore diurne e dare una dimensione diversa nelle ore serali, con la proposta di iniziative culturali e ricreative che possono trovare il gradimento dei giovani e dei meno giovani e che si uniscono alla degustazione di vini, birre artigianali e cibo locale » . Una sorta di boqueria in stile spagnolo, fatte ovviamente le debite proporzioni, dove poter acquistare prodotti ortofrutticoli di giorno e regalarsi qualche ora di relax di sera. «Ci sono inoltre luoghi in città da recuperare, sotto il profilo logistico e architettonico, tanto nella parte alta quanto allo Scalo, nei quali poter pensare a progetti legati allo sviluppo del settore », chiude Chiara Zappalorto .
Ma ci sono altre proposte concrete da mettere in campo e delle quali il Partito Democratico sarà portavoce. Ad esempio incentivare l’utilizzo di prodotti delle aziende agricole locali nelle mense comunali scolastiche, promuovere programmi di educazione ai sapori nelle scuole elementari e materne e recuperare le aree rurali inutilizzate o abbandonate per creare orti sociali, coinvolgendo le aziende agricole ma anche le associazioni e le cooperative che lavorano nel sociale.