Legge di Stabilità, Amministrazione aquilana soddisfatta in parte

L’Aquila.  “Apprezziamo alcune delle misure, contenute nella legge di stabilita’ nazionale, che riguardano i Comuni del cratere e, ancora una volta, esprimiamo gratitudine e siamo tranquillizzati per i 6 miliardi stanziati per la ricostruzione. Esprimiamo, tuttavia, una grande preoccupazione per la mancata approvazione, alla Camera, di alcuni emendamenti decisivi, in parte peraltro concordati con il Ministero dell’Economia e della Finanza, relativi a questioni che per noi sono centrali”. E’ quanto ha dichiarato il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, esprimendo preoccupazione per la mancata approvazione di una serie di emendamenti al testo della finanziaria. “Mi riferisco, in particolare – ha proseguito Cialente – alla questione dello smaltimento e del monitoraggio delle macerie derivanti dalla ricostruzione di edifici pubblici, importante anche e soprattutto alla luce delle recenti indagini della Procura, cosi’ come alle norme per il personale precario dei Comuni del cratere e per garantire gli equilibri finanziari dei Comuni colpiti dal sisma e della Provincia dell’Aquila. Se questi emendamenti non dovessero essere nuovamente inseriti nella discussione in Senato e successivamente approvati, tutti i Comuni del cratere, e certamente quello dell’Aquila, non saranno ne’ in condizione di predisporre un bilancio di previsione che possa andare al di la’ del mero pagamento degli stipendi ai dipendenti e delle spese obbligatorie, ne’ di mandare avanti il processo della ricostruzione, che vede il fondamentale impiego di lavoratori precari, ne’ tantomeno di mantenere alcuni servizi sociali come quello degli asili nido. Sappiamo dell’impegno del presidente della Regione Luciano D’Alfonso e dei senatori Pezzopane e Chiavaroli, ma siamo molto preoccupati. Temiamo – ha concluso Cialente – che vi sia una grave sottovalutazione di una situazione difficilissima. Situazione che, con inenarrabili difficoltà, le Amministrazioni comunali e gli Uffici speciali stanno cercando di portare avanti, sovraccaricandosi, peraltro, di responsabilità enormi”.

 

L’Assessore De Santis: “La legge non contiene le risposte che ci attendevamo”

 

“La legge di stabilità, approvata alla Camera dei Deputati, non contiene le risposte che l’Amministrazione comunale attendeva e non accoglie nessuno degli emendamenti più significativi presentati a favore della Ricostruzione sociale e materiale della Città dell’Aquila e a sostegno dell’azione amministrativa del Comune”.

E’ quanto afferma l’Assessore al Bilancio Lelio De Santis che aggiunge: “Rimangono irrisolte, infatti, le seguenti questioni: 1) il Fondo straordinario, che per l’anno 2014 è stato di 24,5 milioni, riferito alle minori entrate ed ai maggiori costi a causa del sisma; 2) il Fondo di solidarietà comunale, decurtato di circa 3 milioni per un errato computo dei trasferimenti statali, che ha incluso erroneamente, anche quelli per la ricostruzione; 3) la Tasi – tassa per servizi indivisibili- sulle case E, danneggiate dal sisma ed ancora inagibili, per le quali è prevista la riduzione del 50% e non l’esenzione; 4) il personale, il cui contratto a termine scade il 31-12-2014; 5) lo smaltimento delle macerie.

L’incontro che ho avuto nella giornata di ieri, insieme al Dirigente del servizio finanziario, con il Direttore del Ministero degli interni, dr.Gianfranco Verde, ha confermato la correttezza delle richieste del Comune dell’Aquila, ma anche la necessità che il Parlamento legiferi sulle diverse questioni e preveda le relative coperture finanziarie.

Non mi sento, pertanto, di condividere i giudizi positivi espressi di recente dagli autorevoli rappresentanti del Partito Democratico, che hanno parlato “di una stangata a metà'” per i Comuni del cratere, nel vedersi tagliare i fondi solo per il 50% rispetto agli altri Comuni! E di Legge speciale per L’Aquila si potrà parlare solo nel 2015, vanificando così, il lavoro svolto con determinazione dall’on. Legnini, che un Governo serio ed attento alla ricostruzione di una importante Città Capoluogo di Regione poteva e doveva assicurare di portare a conclusione. C’e’ da augurarsi che il Governo si ravveda e consenta al Senato di rimediare, dando maggiori certezze alla ricostruzione dell’Aquila e dei Comuni del Cratere”.

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