L’Aquila. Ripristinare subito gli alloggi Ater, accelerando i lavori, e destinare un assegno alle famiglie indigenti per il pagamento dell’affitto. Sono queste le due proposte lanciate questa mattina dall’assessore comunale alle Politiche Sociali Stefania Pezzopane, per risolvere l’emergenza abitativa delle fasce svantaggiate di popolazione.
“Sono quasi 1500 le famiglie che prima del terremoto alloggiavano in appartamenti Ater e che oggi, per via dei ritardi dei lavori, vivono nel progetto Case e nei Map. Se il Provveditorato alle Opere Pubbliche, soggetto attuatore per le case Ater classificate E, accelerasse l’avvio dei lavori, si libererebbe un numero elevato di appartamenti, con cui il Comune dell’Aquila potrebbe far fronte ad un’emergenza sociale e abitativa che cresce a dismisura”.
Come spiega ancora l’assessore, sono circa 700 gli alloggi Ater classificati E, gli altri sono classificati B o C, “ma i lavori non decollano né per gli uni, né per gli altri. Se queste famiglie riuscissero a tornare nei loro appartamenti, liberando Case e Map, il Comune avrebbe l’opportunità di soddisfare una grave emergenza abitativa. Gli appartamenti lasciati liberi potrebbero essere destinati ad una vera politica dell’accoglienza e assegnati a famglie in difficoltà economica, ad anziani indigenti, a madri solo con bambini ed anche a studenti universitari”.
Oltre a queste 1500 famiglie, che sono comunque assegnatarie di un alloggio, ve ne sono in lista d’attesa altre 299 per gli alloggi popolari nel 2010 (nel 2009 il bando ATER non è stato espletato), a cui si aggiungono le 129 richieste di case parcheggio, inoltrate tra il 2005 e il 2008. “Famiglie a cui il Comune non può dare un alloggio, perché non ne abbiamo. Niente di fatto anche per i 50 appartamenti del Fondo Immobiliare, che un’ordinanza del governo ci aveva assicurato. Siamo stati costretti a fare un bando, da cui abbiamo reperito solo 22 appartamenti, non tutti adeguati, a fronte di 122 richieste”.
Per l’assegnazione di questi appartamenti, il Comune ha nominato una Commissione tecnica, presieduta dal dott. Sgambati, che sta facendo la graduatoria degli aventi diritto. “Ai primi in graduatoria” spiega la Pezzopane “verrà assegnato l’alloggio, ai rimanenti si attribuirà un contributo, previa presentazione di un contratto d’affitto da loro stipulato, fino ad esaurimento risorse, che sono però totalmente al di sotto delle esigenze. L’assegnazione al Comune di 250mila euro sono davvero poca cosa per pagare gli affitti dei 22 appartamenti e per gli assegni. Ad aggravare questa situazone anche il taglio dei fondi della Regione Abruzzo. Negli anni precedenti, il Comune dell’Aquila dava, in alternativa all’alloggio, un sostegno al reddito alle famiglie indigenti, attraverso i fondi della legge regionale 431/98. Fondi che la Regione Abruzzo ha tagliato drasticamente, da 125mila euro del 2009 ad appena 48mila euro nel 2010. Nel 2011 la Regione non ha stanziato neanche un euro per questo capitolo e potremmo contare solo sullo stanziamento di 30mila euro del Comune”.
Per l’assessore comunale, dunque, la situazione è davvero allarmante. “Una polveriera sociale pronta ad esplodere da un momento all’altro, se Governo e Regione non ci vengono in aiuto con risorse consistenti. Se i fondi per la ricostruzione ci sono, come ci dicono ogni giorno, allora pensino anche alla ricostruzione sociale”.