L’Aquila. “Il Piano di recupero relativo all’area di Santa Croce – Villa Gioia, che approderà in Consiglio comunale lunedi’ prossimo, mi vede assolutamente contrario”.
Lo afferma il consigliere comunale di L’Aquila Oggi, Angelo Mancini.
“In primo luogo – spiega – prevede l’eliminazione del primo tratto di via Roma, che rappresenta l’unico accesso diretto al centro storico della città dalla zona ovest. Basti pensare che, solo qualche anno fa, su via Roma era previsto il transito della metropolitana di superficie.
L’eliminazione di questo tratto, peraltro, si pone in netto contrasto con il Piano della mobilita’ urbana del Comune dell’Aquila, adottato nel 2009 e modificato nel 2012, che prevede percorsi navetta a servizio del centro storico. Il piano di recupero Santa Croce- Villa Gioia prevede, inoltre, la delocalizzazione del condominio di via Roma 207.
La proprietà privata di 15 famiglie – osserva Mancini – viene dunque sacrificata per un presunto interesse pubblico che e’, di fatto, inesistente. I cittadini vengono ‘deportati’ a Villa Gioia e il condominio ricostruito su una porzione dell’ex Istituto magistrale. Il condominio ha già ottenuto, nel 2013, il contributo per la ricostruzione ed in parte lo ha gia’ utilizzato per la demolizione dell’edificio e per l’acquisto di materiali da utilizzare.
Chi pagherà i danni derivanti dal blocco dei lavori per la parte di contributo già impegnato e speso? I lavori sono bloccati anche per un vincolo imposto dalla Soprintendenza, in quanto l’edificio sorgerebbe a meno di cinque metri dalle mura urbiche. Ma allora gli altri edifici di via Roma, di viale Crispi, di via Cadorna, di via Sturzo e così via, perchè sono stati abbattuti e ricostruiti nel medesimo sedime?”.
Per il consigliere “E’ evidente la disparita’ di trattamento. Ora le famiglie del condominio al civico 207, dalla zona residenziale di Santa Croce – via Roma dovranno spostarsi alla zona direzionale di Villa Gioia, non omogenea nè connessa e collegata con via Roma, contro il loro parere e senza mai essere state ufficialmente ascoltate.
Infine, che ne sarà del polo scolastico di Villa Gioia se una parte dell’edificio ex istituto magistrale verrà utilizzato per ricostruire il condominio, una parte della scuola media Mazzini è già’ utilizzata per gli uffici comunali e non si sa che fine fara’ l’edificio ex Istituto d’arte, che non ha ancora una destinazione? Il settore Ricostruzione pubblica e quello Ricostruzione privata, insomma – si chiede infine Angelo Mancini – dialogano tra loro?”.