Fossacesia. Un’estate da tutto esaurito a Fossacesia (Chieti), ‘bandiera blu’ da 19 anni, dove stanno arrivando soprattutto i proprietari di seconde case per godere del mare pulito.
Il post pandemia non ha fermato l’afflusso di turisti ed è soddisfatto il sindaco, Enrico Di Giuseppantonio, soprattutto per lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali animate da giovani. Un contesto nel quale la ‘Via Verde della Costa dei Trabocchi’ – pista ciclopedonale che attraversa Fossacesia per i suoi 5 km, dal confine con Rocca S. Giovanni (Chieti) fino al fiume Sangro – di fatto è accessibile a ciclisti e pedoni, ma formalmente non è ancora aperta, in quanto sono ancora attivi cantieri, anche nei comuni limitrofi.
“Eppure sarebbe un valore aggiunto per il nostro turismo – dice Di Giuseppantonio – Come sindaci abbiamo sollecitato la conclusione dei lavori, abbiamo chiesto alla Provincia di Chieti e alla Regione Abruzzo di decidere chi dovrà gestire la Via Verde, perché ci saranno costi da sostenere. Ritengo sia arrivato il momento di riunirsi intorno a un tavolo, Provincia e Regione invitino i sindaci, occorre sollecitare le imprese a completare i lavori”. Altra questione fondamentale per il sindaco di Fossacesia è cosa fare delle ex stazioni ferroviarie. “Le abbiamo in comodato gratuito, ma il contratto ormai è scaduto – sottolinea Di Giuseppantonio, in passato presidente della Provincia di Chieti – Insieme ai sindaci di San Vito Chietino e di Torino di Sangro voglio sapere cosa dobbiamo farne”. “Abbiamo intanto risolto il problema delle auto che parcheggiavano sulla pista, facendo chiudere bene gli accessi dopo i parcheggi selvaggi del 2 giugno – aggiunge – Non possiamo però impedire alla gente di passeggiare sul tracciato. Quindi è il caso di affrettarsi, trovare risorse, per provvedere alla pulizia, alla sistemazione e quindi all’apertura”. (ANSA).