San Giovanni Teatino. Mente sapendo di mentire. A seguito di un intervento a mezzo stampa dei quattro consiglieri di opposizione Efrem Martelli, Maria Rosaria Elia del CDX, Mario Cutrupi del M5S e Giuseppe Costantini di Movimento Insieme, il sindaco di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci, cerca di uscire dall’impasse del piano Borrelli parlando di “una ricostruzione a uso giornalistico e manipolata”.
Motivo dell’imbarazzo del primo cittadino è certamente quello di aver di fatto decretato la fine della municipalizzata di riferimento, la SGT Multiservizi, approvando un piano industriale improponibile nello scorso Consiglio Comunale del 14 maggio: non si comprende come possa asserire di aver salvato la SGT Multiservizi, “tenendo fede a tutti i criteri e a tutte le condizioni per la sua ricapitalizzazione” – come si legge in un suo comunicato, quando lui stesso, lo ribadiamo qualora non lo ricordasse, aveva garantito che non avrebbe mai approvato un piano del genere che prevede la privatizzazione del cimitero, il taglio dei servizi e il licenziamento di parte dei dipendenti.
Peccato che carte alla mano la verità sia un’altra e può essere verificato senza timore di smentita.
“Sono stata assessore alla Cultura, alle Manifestazioni etc della Giunta Marinucci dal luglio 2016 a novembre 2018 e solo per buona parte del 2018 assessore al Bilancio – tiene a precisare Maria Elia -: e solo in quell’occasione ho potuto verificare in quali condizioni vertevano le partecipate tanto che non ho fatto altro che battagliare, fino a che a dicembre dello stesso anno me ne sono andata. Ma quando ci fu la ricapitalizzazione assessore al Bilancio era Ester di Nicola, mentre l’assessore delegato alle partecipate era proprio colui che oggi lo smentisce in consiglio comunale, ovvero Marco Cacciagrano, suo presidente del Consiglio che definisce la delibera “carente nella motivazione, e fuori contesto” temporale.
Questo lo dice un pilastro della sua maggioranza, non noi dell’opposizione: quindi le menzogne non siamo noi a proferirle.
La ricapitalizzazione può essere sostenuta per legge quando non costituisce soccorso finanziario pertanto avendo già fatto quella del 2017 alla quale allegarono un piano concreto e puntuale che non è però mai stato portato in attuazione è chiaro che oggi non si è nelle condizioni di poter procedere con una ulteriore ricapitalizzazione che altro non è un soccorso finanziario vietato per legge asserendo, tra l’altro, che non lo porteranno in attuazione visto che all’interno è scritto chiaramente che verranno rimodulati i contratti con i dipendenti, ma a mezzo stampa ieri Marinucci lo ha smentito”.
I nostri concittadini non hanno l’anello al naso; è finito il tempo delle bugie perché le delibere, gli atti e le azioni dell’Amministrazione Marinucci sono purtroppo, o per fortuna, chiare a tutti”.