San Giovanni Teatino. “Arriva tramite Facebook la secca replica dell’opposizione all’amministrazione Marinucci sul tema del fallimento della storica società partecipata FB Servizi”.
Con un video i rappresentanti di tre Gruppi Consiliari di opposizione a San Giovanni Teatino rispondono per le rime al Sindaco che, durante il Consiglio comunale, “aveva tentato di addossare le responsabilità del suo fallimento sull’opposizione”.
Per Pino Costantini, Capogruppo di San Giovanni Democratica “con l’operazione del concordato si conclude la strategia di distruzione che, questa Amministrazione sin dal 2011, ha sempre dimostrato di voler portare avanti al solo scopo di punire persone ritenute lontane. Snocciola le cifre di migliaia di ore di lavoro che i dipendenti di FB hanno svolto, su indicazione del Comune, ma l’Amministrazione comunale non ne ha mai riconosciuto il pagamento. Ipotizza poi la bancarotta per aver venduto la Farmacia comunale ed utilizzato i soldi ricavati senza pagarne i fornitori, di fatto lasciando un enorme debito alla FB”.
Mario Cutrupi, Capogruppo del MoVimento 5 Stelle, si scaglia contro “l’ipocrisia politica dell’amministrazione che, nel 2016 descriveva la società come in buona salute mentre, pochi mesi dopo, dichiarava 1,2 milioni di euro di perdite. Oppure mentre con un documento, in difesa da un atto ingiuntivo su terzi, dichiarava la nullità di un debito comunale nei confronti della società, nel progetto di concordato quello stesso debito viene dichiarato fondamentale per la buona riuscita dell’operazione concordataria. Il Movimento 5 Stelle poi rivendica anche tutte le battaglie fatte per spingere l’Amministrazione a rendere i servizi remunerativi per la comunità, sono note a tutti le battaglie su piscina, tennis,pubblicità”.
Efrem Martelli, che in Consiglio rappresenta la Lega, punta il dito sui “numerosissimi errori, certificati da sentenze, che hanno costretto il Comune a pagare cifre altissime, impoverendo di fatto le casse comunali. Sempre Martelli accusa senza mezzi termini Sindaco e assessore delegato di non aver risposto a nessuna delle domande che, nel consiglio comunale del 20/06, sono state poste dalla minoranza per cercare di comprendere la logica di questo piano concordato che appare senza nessuna base solida”.
Tutti concordano sul fatto che il TFR spostato sulla Multiservizi porterà anche questa al fallimento compiendo l’opera di distruzione totale.
“Dopo un intero Consiglio comunale privo di risposte alle nostre domande, in cui il Sindaco sembrava un re muto, quando ha preso la parola ci aspettavamo un discorso concreto, mirato ad affrontare il problema ma lui, tanto per cambiare, ha iniziato a buttare fumo negli occhi non tanto a noi ma ai cittadini che immaginava dietro la telecamera, e a quel punto abbiamo deciso che non valesse la pena starlo ad ascoltare”.
I Consiglieri concludono chiedendo le dimissioni del Sindaco, unica speranza per la salvezza e la rinascita della città.