Pescara. In merito alle notizie, emerse sulla stampa, riguardanti il ricorso al Tribunale amministrativo dell’Aquila da parte delle imprese Icm, del gruppo Maltauro, e Nocivelli, sul project financing del nuovo ospedale di Chieti, interviene il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi: “Siamo da sempre contrari all’utilizzo della procedura del project per la realizzazione di nuovi presidi ospedalieri. Si tratta di uno strumento che agisce in grave danno alle casse pubbliche, ed è solamente grazie alle battaglie che abbiamo portato avanti negli scorsi anni se siamo riusciti a impedire un grave sperpero di denaro pubblico. Dobbiamo però registrare la totale inerzia del governo di centrodestra di Regione Abruzzo sul tema: la Giunta Marsilio avrebbe già dovuto mettere una pietra tombale sopra al procedimento, bloccandolo una volta per tutte. L’immobilismo che registriamo fin dall’insediamento della nuova legislatura è inspiegabile, soprattutto alla luce di quanto dichiarato in questi anni da esponenti dell’attuale governo regionale come Mauro Febbo, molto veloce ad accodarsi alla nostra posizione contraria quando era in opposizione e stranamente silente adesso che potrebbe intervenire concretamente e fermare una volta per tutte il progetto”.
“Si tratta di una procedura durante la quale l’allora Presidente D’Alfonso aveva avocato a sé prerogative la cui competenza è unicamente della direzione generale della Asl. Inoltre voglio ricordare al Presidente Marsilio e all’Assessore Verì che tra la dichiarazione di interesse pubblico e la situazione attuale, le condizioni sono cambiate. Infatti, grazie all’intervento del MoVimento 5 Stelle al governo del Paese, sono stati sbloccati fondi a sostegno dell’edilizia sanitaria pubblica. Per questo possiamo parlare di una dichiarazione superata dall’attualità”.
“Dopo mesi di immobilismo, è arrivato il momento che Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia intervengano una volta per tutte: è necessario bloccare il project financing, tutelare le casse pubbliche dell’Abruzzo e dire no all’utilizzo di questa procedura. Il centrodestra dimostri, se ne è in grado, di saper andare oltre gli slogan e segua la linea che il MoVimento 5 Stelle ha tracciato anni fa, senza perdere altro tempo inutilmente”, conclude.