Prg Ortona, dubbi dei cittadini: Di Nardo presenta richiesta chiarimenti

Ortona. Il capogruppo in Consiglio comunale di Fratelli d’Italia, Lega, Libertà e Bene comune per Ortona, Angelo Di Nardo, presenta una richiesta di chiarimenti in merito ad alcuni dubbi e criticità che il Piano regolatore generale (Prg) adottato, così come modificato dalle Osservazioni recepite e contro dedotte dall’Ufficio Tecnico, ha generato in alcuni cittadini che hanno espresso le proprie perplessità al consigliere, secondo cui “con questo Piano sarà molto più difficile immaginare una crescita e uno sviluppo del territorio”.

“Le aree B6 del Piano vigente – si legge nella richiesta del capogruppo – sono state ridimensionate e trasformate in B4 nel Nuovo Piano Regolatore Generale adottato, passando da un indice edificatorio di 1,5m3/m2 a 0,2m2/m2. Ciò ha determinato una riduzione di 3/5 della possibilità edificatoria, saturando di fatto le zone di completamento e mettendo oltretutto in crisi situazioni in atto non ancora definite durante le fasi di adozione del Prg. Di conseguenza si è andato a ridurre anche il valore commerciale dei terreni interessati (60%) con sicuro impatto negativo per le entrate Imu. Inoltre – prosegue il consigliere – non si fa distinzione tra la fascia a ridosso di quella costiera (B3) che va da contrada Savini passando per le contrade Fossato, Riccio, Ruscitti, San Donato fino a Ripari Bardella, dove il Comune ha investito negli anni con opere di urbanizzazione che non potranno incrementare le utenze e consentire il ritorno degli investimenti e le frazioni dell’interno come Aquilano, Civitarese, Colombo, San Nicola, Villa Grande, Carlone, Caldari, San Leonardo ecc., dove sono presenti un gran numero di fabbricati vetusti da ristrutturare. Non sarebbe stato opportuno, per questa fascia, prevedere un indice più elevato?”, si chiede Di Nardo.

“Si evidenzia, di contro, che viene mantenuta praticamente inalterata la possibilità edificatoria della fascia costiera, da B8 (0,33m2/m2) a B3 (0,3m2/m2), in nome di uno sviluppo turistico mai realmente decollato. Perché mai viene penalizzata la fascia a ridosso dove invece investono e costruiscono i residenti?”, prosegue il consigliere nella sua richiesta di chiarimenti.

“Le richieste di declassamento da ‘B’ ad ‘Agricola’ sono state accolte come un miglioramento del Piano – prosegue il capogruppo – ma sono realmente state riutilizzate le cubature recuperate per soddisfare le poche richieste di ampliamento delle aree B4? In alcuni casi sono state previste delle zone ‘C’ che prevedono una normativa di realizzazione completamente autonoma e non implementabile con la B4 limitrofa; questa concessione da parte del Comune, consente allo stesso di ‘tassare’, in seguito, tali aree senza che i proprietari possano avere delle effettive opportunità realizzative”.

“E’ possibile prevedere un reale e concreto piano di recupero per la zona di Terranova? Appare ulteriormente limitativo mettere anche il vincolo ‘Città Storica’, in quanto – conclude Angelo Di Nardo – porrebbe ulteriori pastoie ai pochi che cercano di arginare un degrado che risale ormai al primo dopoguerra”.

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