Ortona. Questa mattina in Comune a Ortona si è tenuta una conferenza stampa molto partecipata relativa all’aggiudicazione della progettazione esecutiva e della direzione dei lavori di potenziamento del porto di Ortona.
Un finanziamento pari a 40milioni 500mila euro comprendente circa 31milioni di euro di spesa per i lavori. Sono le risorse disponibili, nell’ambito del Masterplan Abruzzo, per il potenziamento del porto di Ortona.
“E’ una giornata importante per l’Abruzzo – ha esordito il sindaco di Ortona, Leo Castiglione – perché con questo investimento e del Masterplan finalmente si completa uno scalo importante regionale, uno scalo commerciale di importanza nazionale, quindi con notevoli prospettive per sviluppare l’economia e i traffici commerciali con una ricaduta su tutto il territorio, quindi non solo sulla costa, sul mare, ma soprattutto sulla terra ferma. Importante è il lavoro di squadra, un lavoro di sinergia perché oltre a Comune e Regione anche il Governo sarà interessato con le varie procedure, con la Via, dunque bisogna contingentare i tempi, bisogna correre e recuperare il tempo perduto e noi siamo qui oggi proprio a lanciare un messaggio positivo, una best practice della politica che molto spesso purtroppo non avviene. Oggi mi sento di dire che alle tante parole stanno seguendo i fatti e oggi mettiamo il primo mattone. Questi interventi sono molto attesi, oltre al dragaggio, alla palancatura della banchina di riva, sono opere di cui il porto di Ortona necessita, altrimenti non ci sarà mai sviluppo”.
“Finalmente siamo arrivati ad un passaggio importante – ha sottolineato l’assessore regionale Mauro Febbo – che è quello della aggiudicazione dell’idea progetto, quindi lo studio ingegneristico avrà due mesi per presentare il progetto definitivo, oggi abbiamo già un progetto di massima importante e poi subito dopo abbiamo necessità delle autorizzazioni nazionali per arrivare entro il 31 dicembre 2021 ad aggiudicare la gara. Parliamo di un investimento complessivo di 50 milioni di euro di cui 9 milioni e mezzo di dragaggio e lavori sul molo nord di oltre 40 milioni. Questo peraltro cade in un momento importante, la firma del Decreto per la Zes, quindi Ortona diventa nuovamente centrale per l’economia della regione Abruzzo, quindi credo che oggi sia una bella giornata per questa città. Credo che con questi interventi riusciamo a bilanciare un intero territorio, soprattutto a dare quel ruolo che merita alla prima infrastruttura d’Abruzzo che è questo porto che per anni purtroppo non ha avuto quell’attenzione che magari si poteva avere, considerando che si trova in una zona centrale rispetto a tutto un sistema industriale come quello della Val di Sangro che ha necessità di uno sfogo”.
“E’ uno dei tanti progetti che abbiamo trovato incagliato dentro un’azienda, l’Arap, a cui era stato affidato – ha affermato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio – ma non era stato messo nella condizione né di avere le risorse finanziarie per attivare le progettazioni, né le risorse tecniche capaci di farlo. Il lavoro di questo anno è stato quello di mettere in condizioni Arap di poter davvero portare avanti la progettazione dei porti di Ortona e di Pescara ai quali è stata affidata come stazione appaltante e oggi abbiamo dimostrato che questo lavoro produce risultati, è stato predisposto un complesso lavoro tecnico di progettazione che ci consente entro breve di andare al Ministero dell’Ambiente a chiedere la procedura di Via per concludere tutta la fase autorizzatoria e passare entro pochi mesi alla fase di appalto, quindi di apertura dei cantieri. Il porto di Ortona deve diventare ed è il punto di riferimento principale dei commerci e dei traffici internazionali, oltre che nazionali e naturalmente questo porto per funzionare deve avere una stretta connessione con il resto della rete ferroviaria, stradale e autostradale, quindi il progetto di alta velocità e potenziamento del trasporto ferroviario si sposa perfettamente con il potenziamento del porto, l’uno si completa e si regge insieme all’altro”.
In mattinata il presidente della giunta regionale è stato anche in visita a Caldari, frazione di Ortona particolarmente colpita dall’emergenza Covid-19: “Faccio visita a questo testo territorio come ho fatto ad altre zone rosse per le quali peraltro ho presentato e fatto presentare in Parlamento un emendamento per chiedere che il Gioverno stanzi fondi a ristoro dei danni e delle perdite subite in zone che hanno avuto perdite ulteriori rispetto al resto dell’Italia, essendo considerate zone rosse con ulteriori restringimenti alle attività con ulteriori danni e costi per le amministrazioni. Nle Decreto Rilancio purtroppo sono previsti soldi soltanto per le zone rosse e della Lombardia che vengono costituite dal Governo e non è previsto un euro per le zone rosse costituite dalle Regioni che sono molte in tutta Italia. La nostra richiesta è quella di prevedere che non esistano zone rosse di serie A o di serie B perché le regole, i restringimenti e le privazioni che hanno subito i cittadini delle zone rosse sono identici sia che l’abbia costituita un’ordinanza di un presidente della Regione sia che sia stata costituita con un Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri”.