Lanciano. “Si invita codesta Amministrazione a valutate, in autotutela, la chiusura completa della pista ciclabile, nelle more di un eventuale adeguamento finalizzato alla risoluzione delle molteplici criticità…”. Conclude così una lettera del ministero dei trasporti e della Infrastrutture inviata, oggi, via pec, al sindaco di Lanciano, Mario Pupillo; al settore Mobilità e traffico del Comune; al Provveditorato interregionale delle Opere pubbliche e ad Ascom Abruzzo, nella persona dell’avvocato Quirino Ciccocioppo.
Nella nota, incentrata sulla criticata e contestata pista ciclabile di via del Mare a Lanciano, si ripercorrono varie tappe e si citano diversi esposti a firma di Ascom Abruzzo, presieduta da Angelo Allegrino, riguardo all’inadeguatezza e alla pericolosità del tracciato. Esposti, messi a punto dal legale di Ascom, l’avvocato Quirino Ciccocioppo, in data 21, 25 e 29 gennaio e 5 febbraio 2019. Ad essi è stata allegata anche la relazione del comandante della Polizia municipale di Lanciano, Guglielmo Levante, che ha nel dettaglio elencato mancanze e criticità della ciclovia.
“Con tali note – fa presente il ministero – si chiedeva di effettuare opportuni controlli sulla regolarità della pista ciclabile, sulla sua sicurezza, sul rispetto delle normative vigenti e delle realtive autorizzazioni e collaudi, chiedendo la chiusura delle medesima ed il ripristino dello stato dei luoghi, nel caso della riscontrata assenza dei requisiti necessari per la sicurezza dei cittadini”. Alla luce di tutto ciò il ministero in data 8 febbraio – viene ricordato nella lettera – ha convocato una riunione in cui, ribadisce, “oltre al tema della Zona a traffico limitato, si è discusso della pista ciclabile, invitando il Comune di Lanciano a redigere specifica ordinanza inerente la pista ciclabile, in quanto emerso non essere stata ancora emanata. Inoltre è stato richiesto al Comune di Lanciano di verificare, nel più breve tempo possibile, la sicurezza del tracciato”. Con nota 6749 del 12 marzo 2019 – scrive ancora il ministero – “inviata al sindaco del Comune di Lanciano, al Prefetto di Chieti e ad Ascom Abruzzo e a questa Direzione generale per la Sicurezza stradale, il Provveditorato interregionale per le Opere pubbliche ha invitato l’ente proprietario ad adottare, con la massima urgenza, tutti i provvedimenti necessari ad eliminare le situazioni di pericolo evidenziate, rimanendo in attesa di conoscere i provvedimenti adottati”.
Nel frattempo Ascom Abruzzo ha inviato un’altra nota segnalando la pericolosità del tracciato ma – sottolinea il ministero – “non rientra tra le competenze di quest’Ufficio né valutare progetti di altri enti proprietari e/o gestori né verificare l’adeguatezza dei lavori, la cui responsabilità ricade, secondo il Codice della Strada, sull’ente proprietario e/o gestore”. Nell’incontro di febbraio però era stata evidenziata “la forte criticità costituita dalla frequente interruzione della pista ciclabile da parte di una serie di intersezioni e di passi carrabili, vanificando parzialmente la protezione dell’utenza attraverso la realizzazione della pista stessa”. Di qui l’invito, del dirigente del ministero Silverio Antoniazzi, a chiudere la ciclovia.