Interruzioni idriche a Chieti Scalo, Marcozzi: ‘Lavori finiti e reti in pressione’

“Entro domani erogazione di acqua a regime. Una buona notizia per la città”

Chieti. “I disagi e le interruzioni idriche a Chieti Scalo dovrebbero essere finalmente arrivati alla fine. Questa mattina, a seguito di segnalazioni dei cittadini su continui blocchi nell’erogazione di acqua dal rubinetto, ho inviato ad Aca una richiesta di aggiornamento sui lavori in corso. In risposta, la società ha comunicato che gli interventi si concludono nella giornata di oggi, che la rete di Chieti Scalo è in pressione da questa mattina e che l’erogazione sarà a regime da domani. L’acqua dovrebbe finalmente arrivare nelle case per 24 ore al giorno. Una bella notizia per tutta la città”.

A comunicarlo è il Consigliere regionale e Presidente della Commissione d’inchiesta sull’Emergenza Idrica Sara Marcozzi, che prosegue così: “Parliamo di interventi che dovrebbero essere risolutivi, andando a sanare una situazione inaccettabile le cui conseguenze sono pagate dai residenti della zona. Sono decenni che i teatini si ritrovano una rete colabrodo, frutto di anni di sciatteria e incuria che hanno portato a interruzioni idriche quotidiane e alla maglia nera in Italia per le perdite, con punte del 70%. Una situazione inaccettabile, che parte da ben prima del 2017, anno in cui Aca è subentrata al comune nella gestione delle reti e che, adesso, dovrebbe essere finalmente sanata”.

“La Commissione d’inchiesta sull’Emergenza Idrica in Regione Abruzzo, da me presieduta, ha affrontato i disagi a Chieti Scalo in diverse sedute, prendendo a cuore una problematica molto grave per il territorio. Adesso che siamo arrivati al risultato, non posso che esprimere la mia soddisfazione, mantenendo comunque alta l’attenzione affinché non si ripetano i disagi del passato. Voglio ringraziare la Presidente di Aca Giovanna Brandelli per la collaborazione mostrata per tutta la durata dei lavori della Commissione d’inchiesta e per la disponibilità al dialogo che, alla fine, ha portato i propri frutti, superando i controproducenti litigi e le incomprensioni del passato”, conclude Marcozzi.

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