Chieti. “È troppo squilibrata a sfavore delle province di Chieti e Pescara l’ipotesi di riorganizzazione della pianta organica del Ministero per i beni culturali che sta coinvolgendo anche le le soprintendenze abruzzesi” così la parlamentare del Movimento 5 Stelle Daniela Torto.
L’ipotesi in campo prevede di attribuire 134 dipendenti alla soprintendenza L’Aquila-Teramo e 74 alla Soprintendenza Chieti-Pescara; uno squilibrio evidente considerando che l’area di Teramo – L’Aquila comprende 600 mila abitanti e 155 comuni, mentre a quella di Chieti – Pescara corrisponde un’area di 700 mila abitanti e 150 comuni.
Proprio per questo motivo già nei giorni scorsi ho contattato personalmente i vertici del Ministero per mettere in evidenza questo squilibrio nella riorganizzazione e la carenza di personale che comporterebbe, di fatto, non solo una penalizzazione per il territorio ma anche un rallentamento di tutte quelle attività amministrative di competenza della soprintendenza, come i procedimenti con gli altri enti pubblici che la vede coinvolta o la semplice attività di tutela del patrimonio e il paesaggio.
“A mio avviso nemmeno il carico di lavoro indubbiamente maggiore nell’aquilano per via della ricostruzione post terremoto 2009 ancora in corso non può giustificare in alcun modo un attribuzione di organico numericamente doppio rispetto alla soprintendenza di Chieti – Pescara” prosegue la deputata teatina. Se venissero confermati questi numeri, la Soprintendenza con sede a Chieti, già in forte sofferenza a causa dello scarso personale e dei numerosi pensionamenti previsti nel prossimo anno, avrebbe seri problemi a gestire le numerose richieste provenienti dal territorio e da tutti gli enti locali. Proprio per questo mi sento di affiancare l’Ordine del Giorno presentato per il prossimo consiglio comunale con una interrogazione parlamentare per chiedere al Ministero quali siano le motivazioni concrete che determinano uno squilibrio così accentuato di personale tra le due soprintendenze abruzzesi e quali iniziative si intendano mettere in atto per riequilibrare la dotazione organica della soprintendenza di Chieti – Pescara in modo da renderla efficace ed in grado sia di rispondere alle esigenze della cittadinanza e delle amministrazioni locali , sia al fine di non creare quell’imbuto amministrativo nelle procedure autorizzatorie in cui è coinvolta.