“Una scelta che ancora una volta penalizza le zone interne della nostra regione. Marsilio torni sui suoi passi”
L’Aquila. “Sembra un Pesce d’Aprile, la notizia che la postazione medicalizzata di Castiglione Messer Marino veda dimezzate a 12 le sue 24 ore di attivazione, ma si tratta della realtà e di una nuova penalizzazione che le aree interne, per di più in uno dei momenti più sensibili dal punto di vista sanitario, vengono a subire a causa delle scelte della Regione. L’esecutivo torni sui suoi passi e ripristini al più presto il servizio h 24”, la denuncia del capogruppo Pd Silvio Paolucci contenuta in un’interpellanza all’esecutivo per chiarire intenzioni e tempi.
Si tratta di un servizio istituito durante la IX legislatura “Chiodi” come semplice postazione h 12 non medicalizzata, portata a 24 ore con il programma di riqualificazione della rete Emergenza/Urgenza territoriale, frutto della precisa volontà del governo regionale di centrosinistra: “La nostra intenzione era quella di investire sulle postazioni medicalizzate del 118 nelle aree interne, dando così anche a istanze che ci erano arrivate dalla popolazione e dal territorio – chiarisce il capogruppo Paolucci – Scelte che avevano come obiettivo la presenza più capillare di presidi di emergenza proprio nelle aree meno prossime a presidi ospedalieri, oltre a promuovere una rete efficace di prevenzione e di intervento. Visione purtroppo non condivisa dall’attuale governo regionale, che già nel nuovo Piano Strategico della Asl 2 Lanciano/Vasto/Chieti, del 2020 ha trasformato le postazioni medicalizzate previste nel DCA 95/2015 in postazioni “India”, dunque non medicalizzate, ripristinando di fatto una previsione programmatoria antecedente alla legislatura 2013/2018. Questo nonostante l’emergenza covid richieda un monitoraggio continuo del territorio proprio a causa della situazione emergenziale. Prosegue quindi il depotenziamento della rete emergenza urgenza, come già nei territori del Sangro/Aventino ed oggi arriva questa irresponsabile scelta di addirittura dimezzare le ore medicalizzate a Castiglione Messer Marino, dove riteniamo indispensabile garantire il servizio h24 medicalizzato a copertura dell’intera area dell’Alto Vastese, così come previsto e attuato durante il corso della legislatura 2013/2018, quando si è anche provveduto a dotare il territorio di ulteriori strumenti di defibrillazione in un quadro di risposta immediata salva-vita.
La speranza è che la Regione trovi il coraggio di dire che ha sbagliato e torni sui suoi passi, facendo dimenticare questo scherzo d’Aprile e agendo a tutela del diritto alla salute degli abruzzesi”.