Dune di Ortona: nuovo bando comunale per 5 concessioni nel 2020, con raddoppio del fronte-mare

Ortona. “La Giunta Comunale di Ortona torna alla carica per assegnare nuove concessioni balneari in una delle aree strategiche per la tutela del rarissimo Fratino dell’intero medio Adriatico, quello delle dune della Stazione di Tollo”.

Lo dichiara Massimo Pellegrini, presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese Onlus, ce prosegue: “Lo scorso 19 marzo il comune ha varato la delibera n.43 con la quale si prevede l’assegnazione di 5 concessioni balneari per il 2020 nell’area della Stazione di Tollo, oggetto di forti critiche lo scorso anno quando fu fatto un bando per 10 concessioni.

La diminuzione del loro numero non deve trarre in inganno, perché la delibera prevede di estendere in senso laterale fino a 100 metri l’ampiezza fronte-mare delle concessioni, quindi di fatto raddoppiando l’area occupata.

A parte le concessioni “storiche”, che occupano aree meno vulnerabili, non si capisce perché continuare a cercare pervicacemente di sottrarre zone di fondamentale importanza per il Fratino e di spiaggia libera per i cittadini.

Peraltro lo stesso comune con un rilievo fotografico ammette ora quello che sostenevamo lo scorso anno, e cioè che gran parte dell’area è occupata da formazioni dunali di grande rilevanza. Invece di prendere atto di questa ricchezza e di provvedere a forme di gestione turistica realmente compatibili, ci si lamenta della necessità di non poter occupare quelle aree e quindi si ampliano quelle da dare in concessione.

Il Fratino non ha bisogno solo di un punto dove porre il nido. Si alimenta sul bagnasciuga. Quindi alla fine la scelta del comune non farà altro che restringere a dismisura la spiaggia libera per un tratto lunghissimo aumentando il disturbo per una delle specie più a rischio dell’avifauna europea.

È singolare, infine, che da un lato si vada all’Unione Europea per ottenere milioni di euro di fondi comunitari per il progetto Life Calliope volto alla tutela di dune e Fratino e dall’altro vengano attuate azioni che vanno nella direzione esattamente opposta. Ovviamente ora verificheremo come procedere per tutelare realmente questo tratto di costa dall’ennesimo assalto figlio di una visione del turismo di 50 anni fa. A nulla sono servite riunioni e incontri con questa amministrazione che a fronte di grandi promesse alla fine prosegue senza tener conto delle ragioni della Natura”.

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