Chieti. Il Gruppo Consiliare della Lega Salvini al Comune di Chieti formato dai consiglieri Mario Colantonio,Fabrizio Di Stefano, Liberato Aceto ed Emma Letta ha depositato al Presidente del Consiglio Comunale di Chieti la mozione avente per oggetto: universalizzazione del divieto di ricorso alla surrogazione di maternità da parte del cittadino italiano,in sostanze la mozione è finalizzata a contrastare il fenomeno alla pratica della surrogazione di maternità che seppur ai sensi dell’articolo 12, comma 6, della legge 19 febbraio 2004, n. 40, in Italia la ” pratica della maternità surrogata è considerata un reato punibile con la pena della reclusione da tre mesi a due anni e con pena pecuniaria da 600.000 a 1 milione di euro”, questo divieto, tuttavia, opera solo a livello nazionale e nulla prevede per i casi in cui la pratica della maternità surrogata sia praticata all’estero, nei Paesi in cui essa è tollerata o addirittura permessa e quindi intensifica un vero e proprio mercimonio internazionale che può configurarsi come traffico commerciale di bambini, prevedendo l’introduzione di un esplicito divieto per gli italiani di accesso alla pratica della maternità surrogata anche in Paesi Stranieri.
Dopo un’ampia premessa documentale i consiglieri proponenti finalizzano l’atto come di seguito- Consiglio Comunale nell’esprimere ferma condanna nei confronti di coloro che si affidano alla pratica dell’utero in affitto incentivando lo sfruttamento del grembo di una donna per fini economici e la mercificazione di bambini, impegna il Sindaco e la Giunta a sostenere e sollecitare, per tramite del Presidente della Camera dei deputati, la più celere calendarizzazione delle proposte di legge AC. 342/2022, AC. 887/2023 e AC. 1026/2023, affinché sia al più presto introdotto nella legge della Repubblica Italiana un esplicito divieto universale di accesso alla pratica della maternità surrogata anche in Paesi stranieri.
I consiglieri proponenti, tenuto conto dell’importante tematica trattata, si auspicano una ampia adesione e condivisione da parte di tutti i consiglieri comunali di Chieti.