Sindaco e assessori Pantalone e Zappalorto: “Allo studio dell’Amministrazione sostegni e benefici per le attività economiche operanti in città”
Chieti. “In questi mesi di governo della città questa Amministrazione ha messo in campo tutte le iniziative possibili per sostenere famiglie e attività economiche toccate dagli effetti della pandemia, ora siamo al lavoro per proseguire su questo percorso, cercando di definire benefit ulteriori anche a fronte della Tari e dei tributi locali”, così il sindaco Diego Ferrara e gli assessori a Commercio e Ambiente Manuel Pantalone e Chiara Zappalorto.
“Nei prossimi due mesi si definiranno le tappe e le modalità del piano di riequilibrio dei conti – sottolineano – tale circostanza probabilmente non ci consentirà di agire direttamente sulla definizione della Tari per questa annualità, ma oltre all’impegno di lavorare sulle prossime, stiamo pensando ad azioni che già da subito possano portare sollievo e beneficio economico soprattutto alle attività più toccate dai diversi lockdown istituiti per contenere i contagi e il diffondersi del virus.
È nostra ferma intenzione fare tutto ciò che è possibile in trasparenza ed equità per sostenere la nostra economia cittadina, con le associazioni di categoria condivideremo iniziative e idee da concretizzare in tal senso, anche per esaltare la qualità e la varietà della filiera commerciale della città, dai mercati rionali a quelli coperti e alle attività esercenti su tutto il nostro territorio.
Con i buoni di acquisto abbiamo cercato di sostenere le famiglie e i commercianti, indirizzando gli acquisti, non solo alimentari, sul maggior numero di attività teatine, cercando di dare preferenza a quelle medio-piccole rispetto alla grande distribuzione.
Questo intento sarà portato avanti anche nei prossimi mesi, cercando di brandizzare il commercio cittadino e sensibilizzare la popolazione a sostenerlo, scegliendolo per tutti gli acquisti. Una via potrebbe essere quella di creare una rete capace di offrire convenienza e sconti a chi la sceglie, ma anche l’istituzionalizzazione di una vera e propria carta dello shopping, per certificare qualità e storia del commercio cittadino”.