“Mai prima d’ora c’era stata una tale intesa istituzionale con la Soprintendenza. Il Comune ha chiesto al ministero l’utilizzo dei ribassi d’asta per proseguire i lavori”
Si tratta di una collaborazione che nasce dall’esigenza di restituire bellezza e dignità alla piazza principale della nostra città, questo perché Chieti appartiene proprio a tutti e in egual misura e, al contempo, rendere fruibili i reperti che affiorano dal suo sedime di cantiere, valorizzandoli al meglio. Per questa ragione e molto prima di sapere delle iniziative che scopriamo oggi dalla bacheca della consigliera regionale Sara Marcozzi, abbiamo attivato la filiera istituzionale, scrivendo al Ministro Dario Franceschini e chiedendogli la possibilità di utilizzare i ribassi d’asta dell’appalto dei lavori in corso proprio per il prosieguo di scavi e degli interventi.
Si tratta di una richiesta doverosa, in quanto, com’è noto, il progetto è finanziato da fondi della Presidenza del Consiglio dei Ministri e se andrà a buon fine, ci fornirà una cifra che potremo utilizzare allo scopo, condividendo l’impiego delle risorse aggiuntive proprio con la Soprintendenza, che ci dirà ciò che va fatto per valorizzare i reperti e la storia che essi raccontano.
Questo accade quando sulle scelte che davvero incidono sulla vita della città non si decide da soli e non si fanno fughe in avanti con il rischio che siano solo velleitarie, ma ci si confronta, accollandosi oneri e responsabilità ed è questa la modalità che stiamo adottando per governare Chieti e per valorizzare il suo straordinario patrimonio storico e culturale”. Si legge così in una nota del sindaco Diego Ferrara e dell’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli.