L’Amministrazione: “Chieti potenzia gli interventi a favore di soggetti vulnerabili, giovani e in difficoltà”
Chieti. Approderà entro novembre in Consiglio comunale il Piano sociale dell’Amministrazione, il documento di programmazione economico-finanziaria, composto con il gruppo di Piano secondo quanto disposto dalla normativa regionale. Oggi la presentazione delle azioni su cui sarà chiamata a esprimersi l’Assise civica, nella conferenza a cui hanno preso parte il sindaco Diego Ferrara, l’assessore alle Politiche Sociali Mara Maretti, gli assessori a Sanità e Istruzione, Fabio Stella e Teresa Giammarino, la presidente della Commissione consiliare sanità Gabriella Ianiro, i consiglieri comunali Barbara Di Roberto, Valentina De Luca e Silvio Di Primio.
“Un documento importante dal punto di vista politico e amministrativo – così il sindaco Diego Ferrara – Attenzione al sociale significa muoversi a 360 gradi e tenere conto delle vulnerabilità delle persone più fragili e questo è stato il nostro faro sin dal primo giorno di governo della città. Dal punto di vista amministrativo, non nascondo che sono state giornate di lavoro intenso e condiviso quelle che hanno portato all’attuale stesura, perché la reperibilità delle risorse non è mai stata cosa facile dal momento dell’insediamento, ma ce l’abbiamo fatta a mantenere l’intento di fare investimenti e non tagli con questo Piano che chiediamo a tutto il Consiglio di adottare. Le esigenze sociali sono salvaguardate e anche di fronte a eventuali altre crisi finanziarie dovute al caro bollette e al caro energia, abbiamo blindato le azioni, facendo diventare strutturale il sostegno verso chi ha difficoltà o bisogno. Anche nel momento più grave, non taglieremo risorse al sociale”.
“Abbiamo lavorato a un piano corale – sottolinea l’assessore alle Politiche Sociali Mara Maretti – Un percorso che ci ha visto potenziare risorse e azioni. Sono infatti 16 i nuovi servizi previsti dal piano e oltre 2 milioni in più gli investimenti per attuarli e renderli funzionali all’attività amministrativa. Diversi gli obiettivi: in primis mantenere i servizi che c’erano e ampliare quelli per le aree di maggiore fragilità (assistenze domiciliari per minori, anziani, disabili e soggetti fragili); altro obiettivo è far diventare tali servizi un investimento per la collettività e le politiche sociali un attrattore per il territorio, questo perché se ci sono asili, scuole, supporti sociali, culturali ed economici, si riesce ad arginare il progressivo spopolamento che la nostra città vive da anni e prevenirlo parlando la lingua di tutti. È un piano che supporta vecchie e nuove condizioni di difficoltà, creando un cuscino di sicurezza sui fenomeni di impoverimento emersi con il Covid, che si stanno rivelando con il caro bollette e che colpiscono anche persone “nuove”. Con l’ampliamento del pronto intervento sociale abbiamo reso operativo già da tempo questo approccio, rodato da una felice collaborazione con le associazioni del Terzo settore che sono con noi una rete di supporto che ci consente di essere più efficienti e anche più efficaci e capillari sul territorio, evitando duplicazioni di servizi e stringendo i tempi di intervento. Le nuove risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, PON PrIns, e l’entrata nella rete SAI, ottenute dall’Amministrazione in questi anni di governo della città, armonizzate con l’incremento delle risorse del Fondo Nazionale Non Autosufficienza e del Fondo Povertà e programmate in modo integrato con il Fondo Sociale Nazionale e Regionale, hanno permesso un’ottimizzazione delle entrate. Tale incremento di risorse integrate e riorganizzate consente un cambio di passo che prevede il necessario rafforzamento dell’area povertà e inclusione, nuovi servizi per le giovani famiglie e i bambini, per il contrasto della povertà educativa, ma anche per promuovere pari opportunità e l’attrattività del territorio comunale in rapido spopolamento in questi anni. Un obiettivo importante di questo piano è anche il rafforzamento dei servizi dedicati ai giovani adulti per la prevenzione di quel fenomeno cosiddetto NEET (giovani che non studiano e non lavorano). attraverso l’attivazione di un Centro servizi per giovani adulti e l’attivazione di un’unità di strada in partnership con le organizzazioni del territorio. L’accoglienza è una delle parole d’ordine della nostra comunità che con l’esperienza dell’accoglienza di diverse famiglie ucraine ci ha permesso di acquisire risorse importanti per l’inclusione dei cittadini stranieri nella nostra comunità. Siamo anche entrati nel servizio civile universale che ci aiuterà a implementare l’azione; abbiamo trovato nuove risorse anche per il contrasto della violenza di genere. Servizi rivolti principalmente alle famiglie, ai giovanissimi e a persone che vivono condizioni di disabilità: rinnoveremo e allargheremo il centro famiglia, dove inseriremo iniziative a sostegno delle capacità genitoriali, come il centro gioco già attivo in viale Amendola, le attività inerenti l’affido, quelle a sostegno anche psicologico per i caregiver perché possano affrontare non più da soli il carico di cura dei propri famigliari; oltre questo abbiamo trovato risorse per dare sostegno alle famiglie che hanno bambini disabili perché non debbano pagare gli assistenti ai centri estivi, le spese sono finalmente coperte. Abbiamo voluto un piano che desse tante risposte e a tutti grandi attenzioni, quelle che una pubblica amministrazione deve alla sua collettività”.
“Rilevanza hanno l’integrazione scolastica e i servizi all’infanzia che erano carenti nel 2020 – così l’assessore alla Pubblica Istruzione Teresa Giammarino – Parliamo degli asili nido. Con grande difficoltà stiamo mantenendo l’unico asilo nido comunale in via Amiterno, ma con altrettanta convinzione abbiamo aperto quello di via Nicola Buracchio, con un affido in concessione e tenendo conto dell’ISEE e stiamo lavorando perché se ne aggiungano altri che sono in dirittura di arrivo. Le somme a disposizione del trasporto scolastico assicurano poi la copertura di un servizio importante quanto sensibile e sempre a rischio, quale è il trasporto di ragazzi con disabilità, in modo che possa essere sempre assicurato e non sia più una coperta corta”.
“Il documento è stato composto con lavoro serrato, per la scadenza imposta dalle normative – aggiunge l’assessore alla Sanità Fabio Stella – Ma è stato un tempo concentrato, oltre che concertato, perché condiviso con tutti gli attori, speso coinvolgendo tutte le parti dell’amministrazione, ma anche i soggetti che contribuiscono all’attuazione di questo piano sociale. Non è un piano verticistico, ma un piano inclusivo ed espressione del terzo settore, scritto con sindacati, altri Enti, le associazioni che ogni giorno sono anche il nostro braccio operativo. Un lavoro difficile che condividiamo con le prime linee della struttura comunale e con i tanti operatori del comparto e che, proprio per questa sua caratteristica, sarà più facile da attuare, perché ogni soggetto ne è interprete”.
“Assicurare sostegno alle famiglie di bambini disabili nei centri estivi è una novità importante – così la consigliera con delega alla Famiglia Valentina De Luca – non è cosa da poco perché la richiesta viene da anni di attesa, per dare veramente a tutti la possibilità di partecipare ai centri estivi, avendo un assistente dedicato compreso nell’offerta comunale. Una copertura che abbiamo integrato nel Piano perché resti in futuro, visto che i fondi che hanno alimentato il servizio in questi ultimi due anni erano quelli legati al covid e non sappiamo se saranno confermati”.
“Un lavoro davvero condiviso – conclude la presidente della Commissione Sanità Gabriella Ianiro – Abbiamo fatto tanti incontri, deciso insieme al gruppo di piano i contenuti e le azioni, in modo che tutto ciò che il piano può contenere sia facilmente applicabile alla realtà che ognuno vive nel proprio ambito, sia che si tratti di Comune, Enti, associazioni e istituzioni varie, ma soprattutto modulabile in tutte le fasi attuative ai cambiamenti che potrebbero manifestarsi, perché possa essere sempre centrato l’obiettivo che ha, quello di supportare la comunità”.