Sono 15 milioni per la rigenerazione urbana
Chieti. Fra le 271 le proposte ammesse al finanziamento del Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (Mims) con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale, c’è anche Chieti, seconda città d’Abruzzo dopo L’Aquila, con un punteggio di 33,1748, seguita da Teramo e Pescara. Buone nuove anche sui fondi, perché a quelli inizialmente previsti pari a 400 milioni, il Mitt annuncia che si aggiungeranno altri 2,8 miliardi del Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
“Si tratta di una notizia importante per la nostra Amministrazione e della città che cambia – così il sindaco Diego Ferrara e gli assessori a Lavori Pubblici e Politiche della Casa Stefano Rispoli, Enrico Raimondi – perché il progetto che abbiamo elaborato lavorando in sinergia, “La via dei conventi”, che riguarda la riqualificazione di un’ampia fetta del centro storico, a partire da piazza Garibaldi e che unisce alle opere pubbliche anche interventi di natura sociale e solidale, è il primo atto positivo per l’Amministrazione Ferrara, per questa ragione siamo davvero molto soddisfatti di questo primo riscontro. Aspettiamo il decreto governativo che a breve, entro 60 giorni, stabilirà tempi, modalità e tutte le notizie utili sull’erogazione dei fondi e sui tempi per l’impiego delle risorse, per passare alla progettazione esecutiva e mettere in viaggio una riqualificazione vitale per la nostra città e il suo futuro.
In attesa del decreto, che ricomprendendoci farà decollare una rigenerazione urbana da 15 milioni di euro, la più importante nella storia recente della città, metteremo in moto gli uffici, in modo da farci trovare pronti a diventare operativi. Il progetto punta a cambiare le sorti di un’ampissima area con il recupero e rifunzionalizzazione dell’ex Conservatorio delle Clarisse e del Conservatorio di S. Raffaele Arcangelo, che sarà adibito a foresteria e ad alloggi temporanei per utenza fragile; interventi sui sistemi infrastrutturali di connessione e interscambio modale con la realizzazione di un parcheggio multipiano ipogeo al di sotto di Piazza Garibaldi; la creazione di un parco pubblico sulla sua sommità e l’apertura alla città degli antichi orti murati dei conventi limitrofi.
Si tratta della nostra prima grande occasione di passare dalle parole ai fatti, un intervento e rivitalizzazione in chiave sostenibile di un nucleo storico, capace di avviare un cambiamento tangibile nella vita della città, anche attraverso un’opera visibile e destinata a restare. Il progetto si basa su tre azioni chiave: recupero, riscoperta e sostenibilità Interveniamo qui perché vogliamo invertire la tendenza che negli ultimi 15 anni ha visto il centro storico perso circa 10.000 abitanti. Con il progetto la zona più colpita dallo spopolamento diventerà un nuovo nucleo di attrazione, il centro di una nuova visione della città con spazi verdi e abitati, capaci di restituire impulso a tutto il territorio teatino. Recupero di spazi abbandonati, di edifici esistenti, immobili storici in condizioni drammatiche rispetto al consumo di suolo: grazie al partnerariato con l’Asp possiamo immaginare nuovi spazi di accoglienza per gli studenti, alloggi per sia per gli universitari che per i docenti che visitano la città per convegni e didattica. Riscoperta perché tornano vivi alcuni luoghi della città, come la via dei Conventi che collega piazza Garibaldi, ripensata per parcheggiare e stare nel verde urbano previsto, fino agli immobili del complesso SS Addolorata e S. Raffaele. Sostenibilità è quella a cui punta il progetto, perché abbiamo immaginato un parcheggio a due piani interrato, con stazione bike sharing e lockers per la città, che prevede una vera e propria riconversione di piazza Garibaldi con verde, arredo e piste ciclabili tutto intorno. All’interno degli edifici da riqualificare e riconvertire ci saranno alloggi temporanei per studenti, per coworking, nonché sale funzionali e appartamenti da destinare ad alloggi temporanei per la cittadinanza in difficoltà.
A questo intervento si accosta quello che vede la riqualificazione delle due caserme Bucciante e Berardi con la rinascita di una zona che che riporta economia vita e cultura in un luogo che da anni ha perso la sua funzione”.