Chieti. “Per il prossimo 22 settembre è convocato un Consiglio Comunale cittadino in seduta straordinaria per discutere della emergenza idrica.
La consigliera Pompilio (per quello che si legge sui media), dopo aver dichiarato di non partecipare al dibattito consiliare perché ritenuto inutile, ha poi sottoscritto la richiesta di convocazione straordinaria.
Il sindaco Ferrara, in disaccordo con la sua maggioranza, ha sottoscritto la richiesta di convocazione presentata dall’opposizione.
Insomma anche su un problema così vitale (aggettivo del tutto proprio) si continua a far mostra di atteggiamenti a dir poco contradditori.
Eppure la mancanza di acqua da situazione eccezionale è oramai diventa grave problema quotidiano, in special modo per chi abita a Chieti scalo e/o per chi non può permettersi l’autoclave.
Cosa può fare il Consiglio Comunale, oltre che dibattere sterilmente? A parere nostro il Consiglio, all’unanimità, può pretendere che l’ERSI consegni un piano dettagliato degli interventi necessari per porre rimedio alla gravissime dispersioni causate da una rete di distribuzione dell’acqua oramai del tutto inefficiente.
Leggiamo, infatti, che l’acqua captata alle fonti finisce per disperdersi in maniera del tutto inaccettabile: fra il 60% e d il 76%.
L’ERSI è in grado di predisporre questo piano?
E a quanto ammonterebbe la spesa necessaria per l’ammodernamento? Dove si possono reperire i fondi in questione?
Se durante il prossimo consiglio straordinario si darà risposta a queste domande, gli 80 euro di gettone pagati ai partecipanti al dibattito saranno stati ben spesi. In caso contrario l’incontro avrà solo aggravato (se pur di poco) il deficit del Comune”. Si legge così in una nota del Circolo di Chieti di Sinistra Italiana.