Sindaco e assessore Maretti: “Riusciamo a coprire buona parte delle richieste, sugli altri casi interverrà il Pronto Intervento Sociale”
Chieti. Sono cominciate da ieri le erogazioni dei sostegni alle famiglie e alle persone in difficoltà economiche. Le prime somme versate sono state quelle dei buoni acquisto spendibili cioè per prodotti non alimentari nel circuito delle attività cittadine che hanno risposto all’avviso. Nella giornata di oggi comincerà anche l’erogazione dei buoni spesa, cioè quelli da spendere per prodotti alimentari nei supermercati che hanno aderito al bando.
“C’era molta attesa per le erogazioni e anche una grande richiesta – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore alle Politiche Sociali, Mara Maretti – In tutto 1.017 le domande, 5.224 in tutto i buoni spesa alimentari da 25 euro che potremo erogare e 1.034 ii buoni acquisto da spendere nel circuito dei negozi non alimentari cittadini, sempre in tagli da 25 euro. Questa è l’ultima erogazione di un fondo esistente con l’obiettivo, in via prioritaria, di dare un immediato ristoro “una tantum” alle famiglie che stanno subendo il generale impoverimento da Covid 19 e che al momento non hanno alcun altro sostegno al reddito (reddito di cittadinanza o reddito di emergenza). In questi giorni abbiamo ricevuto in una sola soluzione il numero di domande raggiunto durante le 4 precedenti erogazioni, questo ci consente coprire oltre la metà delle richieste con le due tipologie di buoni.
I cittadini che non rientreranno in queste erogazioni, verranno presi in carico con le azioni del Pronto Intervento Sociale. Nel rispetto delle situazioni più gravi, non appena saranno finite le erogazioni, partiremo con iniziative specifiche che saranno commisurate alle esigenze dei nuclei famigliari in stato di bisogno, compresi i percettori di reddito di cittadinanza di cui quotidianamente il Comune si occupa: contributi per gli affitti, per le utenze, per la spesa alimentare.
Modalità di intervento che è già attiva per la cittadinanza in situazioni di difficoltà estreme, grazie alla struttura del Pronto Intervento Sociale che questa Amministrazione ha voluto, condividendone l’istituzione con associazioni ed enti che operano a vantaggio delle fasce più vulnerabili della città. In questo modo potremo così prendere in carico anche la platea di persone che non è stato possibile ristorare con queste misure e che vive situazioni di difficoltà acuite dalla pandemia”.