Pescara. I tempi sono stretti, ora è tempo di agire. È l’invito che Cgil Abruzzo Molise, Cisl Abruzzo Molise, Uil Abruzzo e Ugl Abruzzo rivolgono al presidente della Regione, Marco Marsilio, in merito al rilancio della strategia sulle reti transeuropee di trasporti, a partire dal corridoio Ten-t che riguarda l’Abruzzo. Un invito che arriva all’indomani della lettera aperta inviata al governatore da Euclide Di Pretoro ed Antonio Nervegna, gli studiosi abruzzesi che più di altri hanno studiato i temi legati alle connessioni regionali, peraltro in una fase storica in cui si stanno ridefinendo a livello europeo i vari sistemi viari e infrastrutturali che introdurranno anche l’Italia nel futuro. Nel documento, Di Pretoro e Nervegna ripercorrono alcune importanti tappe della vicenda, e ricordano gli impegni solennemente assunti da Marsilio almeno in tre occasioni: il suo discorso di insediamento, il Documento di Economia e Finanza Regionale e il recente accordo sottoscritto con il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale.
“Condividiamo i contenuti di questa lettera – dicono i segretari Carmine Ranieri, Leo Malandra, Michele Lombardo e Giovanna De Amicis – soprattutto laddove si sottolinea che questa strategia, senza un porto efficiente e funzionale per fondali, attracchi, piazzali e collegamenti viari e ferroviari, viene meno alla sua stessa ragione di vita”. Il riferimento è al porto di Ortona, chiamato ad essere il baricentro di tutta la strategia, ma i cui lavori di potenziamento sono tuttora rallentati da indecisionismi e pastoie burocratiche. Come se non bastasse, i tre segretari denunciano che “nel dgr 198, 2 milioni destinati proprio al porto di Ortona, in particolare alla bretella che lo collegherebbe all’autostrada, sono stati stornati e destinati ad altra posta. Come si conciliano simili decisioni con la necessità di potenziare questo scalo più volte evidenziata dallo stesso Marsilio? Basta indugi: anche alla luce dei tempi stretti dettati dall’agenda europea, ora più che mai è necessario un colpo di acceleratore per arrivare ad un traguardo importante, per il quale si è lavorato a lungo. Un traguardo che soprattutto nel post emergenza covid potrebbe contribuire al rilancio economico della nostra regione, oltre che a porre le basi per uno sviluppo delle aree interne di cui tutti si dicono fautori ma che, alla prova dei fatti, non è mai reale. In definitiva – concludono Ranieri, Malandra, Lombardo e De Amicis – facciamo nostro l’appello di Di Pretoro e Nervegna: non c’è più tempo da perdere, occorre creare lavoro urgentemente, con tempestività e decisione. Occorre mettere da parte ogni indugio: la Regione si attivi con autorità per sbloccare le numerose opere pubbliche già finanziate e cantierabili e ne acceleri la realizzazione. Ne va del nostro futuro”.