“Chi parla di collaborazione nel suo operato non conosce il territorio e i disagi di cittadini e personale sanitario”
Ad affermarlo sono i Consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle Sara Marcozzi, Pietro Smargiassi e Francesco Taglieri, che spiegano. “Nei mesi in cui è scoppiata la pandemia da Coronavirus, la Asl 02 ha fatto registrare ritardi, riconosciuti anche dalla Giunta regionale, incredibili e inaccettabili sull’analisi dei test, causati da scelte sbagliate prese direttamente da chi sta al vertice aziendale: persone abbandonate per settimane in attesa del risultato, tamponi andati persi, personale sanitario lasciato in corsia senza sapere se fosse o meno positivo, col rischio di rendere i reparti autentici focolai, come di fatto accaduto. Non è stata trovata alcuna soluzione alla cronica carenza di personale presente in ogni struttura ospedaliera che fa a lui riferimento, tanto che i professionisti si trovano costretti a coprire turni massacranti pur di garantire il miglior servizio sanitario. Il ringraziamento che Schael ha riservato loro sarebbe stato, come emerso da una riunione interna, averli individuati come responsabili dei contagi tra il personale nel corso prima ondata. Abbiamo ricevuto decine di segnalazioni in cui si denunciava l’assenza di dispositivi di protezione individuale adeguati per medici, infermieri e OSS, eppure questo non è interessato al Direttore Generale, che ha voltato loro le spalle anche in materia di ristori economici. Aggiungiamo poi la liste d’attesa chilometriche presenti ancora oggi per usufruire dei servizi del sistema sanitario regionale”.
“Infiniti – proseguono – sono poi gli sbarbi istituzionali fatti in questi mesi, a partire dall’assenza a ogni seduta della Commissione Vigilanza a cui sia stato invitato a partecipare, un atteggiamento menefreghista per le richieste di aiuto dei cittadini. L’unico luogo in cui Schael non ha paura di intervenire è Twitter, utilizzato alla stregua di un esponente politico del centrodestra per attaccare le opposizioni in Consiglio regionale”.
“A questo punto è evidente che, chiunque ne prenda le difese o esprima posizioni di sostegno, debba ritenersi vicino a lui e a chi lo sostiene esclusivamente su base politica, perché i fatti certificano il fallimento su tutta la linea. Questi casi appena elencati sono solo alcune delle gravissime lacune e disservizi causati a cittadini e personale sanitario, ma l’elenco potrebbe proseguire molto a lungo. Perdere ancora tempo e lasciare Schael sulla sua poltrona significa diventare complici di un sistema che ha ormai fallito su tutta la linea”, concludono.