Chieti. Questa mattina sono stati illustrati i dati relativi al progetto “Io Compro Vero” che il Comune di Chieti realizza nell’ambito dell’iniziativa promossa dall’Anci, con il sostegno finanziario del Ministero dello Sviluppo Economico, nell’ambito della lotta alla contraffazione. Il progetto mira a sviluppare una strategia di lotta che coinvolga tutti gli attori istituzionali, pubblici e privati, presenti sul territorio, al fine di contribuire, con azioni di sensibilizzazione e di informazione, al contenimento del fenomeno e, dunque, all’affermazione della cultura della legalità.
Domani 7 e dopodomani 8 novembre a partire dalle ore 9 nella sede della Camera di Commercio (in via Fratelli Pomilio il primo giorno e in piazza G. B. Vico il secondo) a tal proposito si terrà il convegno dal titolo “Contraffazione: conoscere per Prevenire”.
“Quando si parla di contraffazione – ha spiegato l’assessore alla Polizia Municipale del Comune di Chieti, Antonio Viola – non si parla solo di capi di abbigliamento, ma anche di prodotti alimentari e di farmaci. Siamo nella fase più calda e ci avviamo alla fase conclusiva del progetto prevista per la fine di questo anno. Nel periodo estivo abbiamo fatto dei corsi di formazione per il personale con il Nucleo dei Nas che hanno tenuto dei corsi sull’utilizzo dei prodotti alimentari. Siamo quindi riusciti a dare una quadratura al nostro personale che oggi è in grado di fare i controlli. Quindici giorni fa siamo stati premiati dall’Ance a Firenze per la nostra attività. Questo progetto non si occupa solo della contraffazione di marchi perché dietro questo fenomeno c’è tutto un mondo di microcriminalità come l’evasione fiscale ed il lavoro nero. Quindi questo progetto mira alla legalità. Nell’ultimo Consiglio Comunale si è discusso della sicurezza e questa città è stata presentata come all’abbandono. È vero che ci sono delle problematiche ma non è così perché abbiamo avviato quattro progetti in questo senso attuando tutta una serie di controlli che hanno avuto i loro risultati. Ci saranno due convegni sul progetto che vede noi e la Polizia Municipale come attori principali e che ha dei benefici per i commercianti e per i cittadini che vengono tutelati. È un progetto quindi rivolto ai commercianti e agli utenti della nostra città. Questi controlli serviranno anche per il futuro con una squadra che effettuerà dei controlli sul territorio. Abbiamo fatto anche un concorso di idee, vogliamo fare in modo che il disegno che ha vinto diventi il simbolo della lotta alla contraffazione. Ringrazio la comandante della Polizia Municipale e lo staff che hanno attivamente lavorato a questo progetto. Negli ultimi giorni hanno dovuto un po’ correre perché erano alle fasi conclusive. Abbiamo realizzato un piccolo opuscolo che sarà consegnato a tutta la città. Questo opuscolo è una summa delle normative sulla contraffazione che sarà a disposizione dei cittadini in tre lingue: italiano, inglese e francese”.
La Polizia Municipale di Chieti è molto attiva nei controlli e sequestri sul territorio teatino per scoraggiare e reprimere la contraffazione in tutti i suoi aspetti. Dallo scorso gennaio ad oggi sono stati effettuati 13 controlli, controllati 33 esercizi commerciali e sono stati effettuati ben 4 sequestri penali per merci contraffatte (cd, dvd, borse, ecc.).
“La funzione di questo progetto – ha sottolineato la comandante della Polizia Municipale di Chieti, Donatella Di Giovanni – è quella di formare, informare e sensibilizzare. Qui c’è tutta una sorta di pubblicizzazione dell’attività volta alla legalità. Anche chi acquista merci contraffatte è soggetto a sanzioni penali. Il concorso multidisciplinare ha trovato riscontro soltanto in due scuole (Pomilio e Rossetti). Il premio andrà a tre ragazzi della scuola Rossetti, verrà consegnato il 15 novembre e consisterà in un tablet con il logo di ‘Io Compro Vero’. Nelle scuole consegneremo delle penne Usb con il nostro progetto. Faremo un incontro al Megalò ed uno alla Confcommercio. I 33 esercizi commerciali controllati sono sia alimentari che non. Per quelli non alimentari siamo stati affiancati dal supporto della Prefettura, con quelli alimentari ci siamo avvalsi della collaborazione della Asl. L’attività della contraffazione si esplica attraverso gli extracomunitari, il problema grosso è che la maggior parte delle volte queste persone scappano. Importante è la collaborazione con l’Agenzia delle Entrate”.
Francesco Rapino