Francavilla al Mare. “La mia valutazione sul voto alle Politiche, espressa anche in una nota su facebook, riguarda il livello romano. I risultati sarebbero stati diversi se si fosse parlato del governo regionale, ad esempio. Nell’ultima rilevazione de Il Sole 24 Ore, infatti, la giunta regionale viene dai cittadini relegata al penultimo posto”.
Così in una nota il sindaco di Francavilla, Antonio Luciani, che aggiunge: “Nonostante ciò, il Partito Democratico cresce sensibilmente nei consensi rispetto alle Amministrative 2011. Questa dato conferma che ai cittadini interessano i programmi, le cose da fare e la velocità con cui si devono fare. Questa è la lezione che io apprendo, confortato dalle analisi di importanti politologi studiosi della società. Non a caso, i candidati del Movimento 5 Stelle li abbiamo conosciuti dopo le elezioni e non prima proprio perché c’è bisogno di risultati più che di poltrone. La validità del lavoro che stiamo svolgendo, e per questo ringrazio tutte le forze che sostengono l’amministrazione da me guidata, si avverte negli occhi e nelle parole dei francavillesi. Contesto il fatto, dunque, che le polemiche avrebbero condizionato il risultato del Partito Democratico. Sarebbe sbagliato fare finta che non sia accaduto nulla. I cittadini ci hanno mandato dei messaggi assai significativi: hanno stabilito di preferire un Partito Democratico che sta in mezzo alla gente, fatto dai sindaci, dai presidenti di Provincia, dai presidenti di Regione che risultano raccogliere straordinari consensi: il Partito democratico di Emiliano, Renzi, De Luca, Cacciari, Crocetta, Zingaretti, di D’Alfonso, Ruffini, D’Alessandro, di Legnini. Non quello romano dove avviene sempre il corto circuito con cittadini, per intenderci quello di D’Alema, della Finocchiaro, di Veltroni, della Bindi e di tutti i politici di professione colpevolmente attaccati alla poltrona e sordi a ogni genere di sollecitazioni. Penso, al contrario, che il Partito, che per primo ha sostenuto la mia candidatura, ha per primo preso atto che bisogna percorrere nuove strade ed accettare le nuove regole. Una sorta di dismissione serena del Manuale Cencelli che porterà il Pd ad aprirsi e aumentare ancora di più i consensi. Questa, ovviamente, è la mia opinione da amico, compagno di viaggio e osservatore. Per noi tutti sarebbe da incoscienti fare finta che domenica e lunedì scorsi non sia accaduto nulla. Qualcosa era già accaduto a Francavilla, dove nell’ultima tornata elettorale è stata totalmente archiviata una classe politica che aveva governato per venti anni. Continuiamo a lavorare, io dico, prediligendo il dialogo sulle azioni da compiere piuttosto che sui posti da occupare, considerando che sia Di Lorenzo che Di Peco sono militanti del Partito Democratico. Persone di rilievo che stanno dando un grande contributo al lavoro di questa Amministrazione comunale. Sull’abbattimento dei costi, credo siamo a buon punto, del resto la situazione economica disastrosa non ci consentiva e non ci consente scelte diverse. Per quanto riguarda i confronti pubblici – conclude Luciani – spesso mi è stato rimproverato dal Partito democratico di essere poco ‘politico’, di agire senza sovrastrutture né tatticismi, come ad esempio è accaduto per l’enfiteusi o altri momenti di difficoltà. Ma io, purtroppo o per fortuna, sono un po’ lontano dagli organismi, dalle riunioni poco concludenti, dalle demagogie. Sono più vicino alla praticità nell’Amministrazione comunale: non ci siamo mai fermati, acceleriamo”.