Chieti. “Questa vicenda non fa altro che confermare i timori e le perplessità che avevamo e che ci hanno spinto a combattere sin dalle prime avvisaglie questo e altri progetti d’insediamento per l’estrazione di petrolio”.
Il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, interviene sulla questione Ombrina Mare, piattaforma per la coltivazione di idrocarburi in mare, a ridosso del litorale abruzzese e in particolare nelle acque antistanti i territori di Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia e Torino Di Sangro.
“Come amministrazione provinciale abbiamo adottato sin dall’insediamento una politica ambientale orientata alla salvaguardia dell’ecosistema – proseguono il presidente Di Giuseppantonio e il consigliere delegato alle Questioni Petrolifere, Franco Moroni – abbiamo avviato azioni concrete per l’analisi e la verifica ogniqualvolta si siano ravvisate situazioni di rischio per la salute pubblica, abbiamo contrastato puntualmente le proposte giudicate lesive per i cittadini e per il territorio. Sin dal gennaio 2010 la Provincia ha avanzato tutte le opportune osservazioni di contrarietà al progetto Ombrina Mare – proseguono il presidente Di Giuseppantonio e il consigliere Moroni – sul quale abbiamo avuto modo di rappresentare le istanze direttamente all’ex Ministero Prestigiacomo. Da ultimo abbiamo inoltrato istanza di accesso agli atti per la quale abbiamo avuto esito positivo. Abbiamo espresso più volte un no chiaro e deciso, che non è mai stato frutto di conclusioni affrettate bensì di analisi tecniche dalle quali sono emerse carenze progettuali, evidenziate puntualmente a Roma. L’Abruzzo ha già dato tanto – conclude il presidente Di Giuseppantonio – adesso è tempo di riprenderci il nostro territorio e di dare dignità a tutti i piani e programmi di valorizzazione della costa per un futuro sostenibile”.