Treglio. E’ fissato per domani, alle 16.30, nella sede della Regione Abruzzo, in viale Bovio a Pescara, un incontro tra il sindaco di Treglio, Massimiliano Berghella, e gli assessori Dino Pepe (Agricoltura), Mario Mazzocca (Ambiente) e Giovanni Lolli (Attività produttive) per discutere della questione del sansificio di Treglio e del problema dello stoccaggio delle sanse.
Lunedì 6 novembre ai Sansifici Vecere Srl di Treglio è stato notificato il parere negativo della Regione Abruzzo al rilascio dell’Autorizzazione unica ambientale (Aua) richiesta per proseguire l’attività per altri 15 anni. La Regione, competente per legge, ha bocciato la domanda per motivi igienico-sanitari e urbanistici. La decisione è scaturita a seguito della Conferenza dei servizi che si è tenuta nel luglio 2016 e il 30 gennaio scorso. Conferenza dei servizi in cui quasi tutti gli enti presenti – Comuni di Treglio e di Rocca San Giovanni, Sasi Spa, Arta Abruzzo, Asl Lanciano Vasto Chieti, Servizio di Gestione e qualità delle acque della Regione e il movimento Nuovo Senso civico – hanno espresso parere negativo al prosieguo dell’attività dell’impianto per il problema delle emissioni in aria, per questioni igienico –sanitarie e di rispetto ambientale e a tutela della salute pubblica, dato che la zona in cui insiste il sansificio è densamente popolata.
L’autorizzazione di Vecere ad esercitare l’attività era scaduta il 21 dicembre 2016; poi c’era stata una proroga di 90 giorni all’esercizio, scaduta a fine marzo 2017. La società, quindi, senza autorizzazioni, non avrebbe potuto riaprire. Invece, in barba alle norme, l’ha fatto, il 3 novembre scorso. Poi, però, è arrivato il diniego della Regione e lo stabilimento, classificato come insalubre, ha dovuto chiudere i cancelli. Non ha potuto, quindi, più ritirare sansa dalla imprese agricole e dai frantoiani, che sono scesi sul piede di guerra. “La riunione in Regione – spiega il sindaco Berghella – servirà a fare il punto della situazione. Nessuno vuole penalizzare l’agricoltura, ma le leggi vanno rispettate. Quindi la proposta che porterò al tavolo sarà quella di individuare, con urgenza, un’area di stoccaggio temporanea per il conferimento delle sanse, che successivamente dovranno essere spostate in un impianto autorizzato, in Abruzzo se esiste, o altrimenti fuori regione”.
“Mi chiedo – prosegue Berghella – come mai l’associazione Confrantoiani, che oggi sta facendo polemiche e minaccia sommosse, non si sia mai attivata su una questione così importante. Perché non è stata presente alla Conferenza dei servizi, in cui avrebbe potuto portare le istanze e le necessità delle aziende di settore? Perché, dato che il problema del sansificio è annoso, non si è mai fatta viva e non ha presentato proposte?”
“Quest’amministrazione – conclude Berghella – si muove nel rispetto e per il rispetto della legalità e quindi la soluzione paventata da alcuni politici regionali e da Confrantoiani di riaprire temporaneamente il sansificio non è plausibile e non è attuabile”.