Chieti. “La struttura dell’ex ospedale San Camillo, di proprietà della ASL, diventa ogni giorno di più l’ ennesimo cadente monumento all’incapacità di programmare il futuro della nostra città”.
È quanto afferma Alessandro Marzoli, vicepresidente del Consiglio comunale di Chieti, che lamenta la cattiva manutenzione del nosocomio teatino che, come sottolinea il politico, “muore lentamente, mentre i costi per recuperare quelle mura e lo splendido parco che le circonda aumentano di giorno in giorno”.
Marzoli cita in proposito a esempio il cancello di ingresso della struttura, chiuso con filo spinato arrugginito e le “misteriose incursioni all’interno del parco con furgoni e camion”.
“Nessuno si pronuncia su quando e come potrebbe essere recuperata quella struttura – dichiara il vicepresidente -. Quali sono i programmi della Asl di Chieti per il futuro di quel pezzo di storia della nostra città? La pigrizia delle idee, mista all’ indifferenza di Regione Abruzzo e Comune lasciano allibiti”.
Secondo il politico, la strada giusta sarebbe quella di tornare a valuare concretamente la possibilità offerta dalla precedente amministrazione, che stava pensando al sistema di far trasferire nella struttura parte dell’Università.
“Il sindaco Di Primio – continua Marzoli – aveva promesso di interessarsi del problema, ma al di là dei soliti proclami e di proposte irrealizzabili, come quella del Casinò, per il San Camillo nulla è cambiato. Il Partito Democratico di Chieti, partendo dallo studio degli edifici vuoti compiuto da una commissione presieduta dal senatore Legnini durante la passata legislatura, sta realizzando un programma concreto di proposte per l’ utilizzo e la riscoperta di edifici storici che sono oggi scatoloni senz’anima, ma che potrebbero essere invecerinnovati e utilizzati. L’ università anche nella parte alta della città, una casa della Cultura e delle Associazioni, la nuova biblioteca Comunale, un presidio di Pronto Soccorso… ogni giorno dai cittadini arrivano idee per rinvigorire l’ anima della città. Grazie all’ ausilio di studenti di architettura, grafici e semplici teatini innamorati della propria città presenteremo presto alla comunità come immaginiamo Chieti nel 2020”.