Chieti. “Il buon Camillo D’Amico con il suo atteggiamento da finto-tonto fa di tutto per convincere i cittadini dell’inutilità delle Province e dei Consiglieri Provinciali, specie se il dibattito poggia su considerazioni non solo discutibili ma oggi ampiamente dimostratesi false. La Provincia di Chieti, anche e soprattutto per la sventatezza di una finanza allegra che ha caratterizzato la gestione D’Amico, non è nelle condizioni finanziarie, strutturali e soprattutto normative da poter assumere interinali e/o forze diverse da quelle oggi in servizio”.
Lo dice il vicepresidente della Provincia di Chieti, Antonio Tavani, in risposta alle dichiarazioni del capogruppo del Pd in Consiglio, Camillo D’Amico, in merito allo sfalcio delle erbe sulle strade provinciali.
“La crisi economica – prosegue Tavani – il debito di 140 mln di euro, il patto di stabilità, la congiuntura più difficile dal 1929 ad oggi sta disegnando un quadro funereo per il futuro del nostro territorio, ma noi dobbiamo essere bravi e onesti a non confondere mai il nostro futuro di cittadini con quello degli strapuntini tanto cari a certa vecchia politica, forse cari anche a D’Amico. Abbiamo affrontato 3 anni di duro lavoro, e possiamo dirlo a voce alta e chiara, e rivendicandolo con orgoglio: noi questo Ente lo abbiamo di fatto salvato dal fallimento tecnico. Certo le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, siamo impossibilitati ad assicurare oggi operazioni di manutenzione essenziale, ma D’Amico fa finta di non ricordare gli straordinari risultati sul Piano Neve dal 2009 ad oggi, e l’efficienza degli interventi nel febbraio 2012, quando tutto il centro Italia era in ginocchio, solo per fare un esempio. Così come D’Amico dimentica volutamente l’assunzione di un numero spropositato di interinali sotto la gestione precedente (anche 5/6 mln di € l’anno per 250/300 unità) che di fatto ha impedito qualsiasi altra programmazione per la progressione interna del personale e l’assunzione a tempo indeterminato di operai anche solo per garantire il turn-over; tutti impegnati a prosciugare invece risorse e mortificare stimoli e ambizioni dei nostri cantonieri. Oggi la Provincia di Chieti manca di autisti, agenti coordinatori, cantonieri e personale tecnico, e quando era possibile integrarli nessuna seria iniziativa è stata presa per riaffermare l’importanza che viabilità e edilizia dovevano e devono ancora avere in questo Ente. Certo allora (2004/2009) era più facile nascondere 100/120 precari negli uffici e promuovere 13 dirigenti, contro i 4 di oggi. Quanto ai lavori 2012, taglieremo l’erba nell’unico modo possibile dalla legge e dalle risorse di un bilancio che ad oggi non è ancora predisposto: mettendo i nostri al lavoro e chiedendo loro impegno e sacrificio, come nell’esecuzione del Piano Neve 2012; e appaltando alle imprese esterne tratti dove i nostri mezzi e i nostri uomini non potranno arrivare; chiedendo infine l’utilizzo dei lavoratori socialmente utili ai quali speriamo di trovare il modo per integrare l’indennità. Il Settore – conclude Tavani – ha già avviato in questa direzione una programmazione che non può essere diversa da quella del 2011. L’unico a doversi ravvedere è D’Amico, non potendosi ravvedere l’elettore del 2004″.