Chieti. “Ztl: il Comune incassa, la città collassa”: questo il testo dello striscione affisso dai militanti di CasaPound nei pressi di Santa Maria, a Chieti, per criticare la nuova politica del comune riguardante le zone a traffico limitato e l’attivazione delle telecamere ai varchi.
“È una situazione paradossale – spiega Francesco Lapenna, responsabile della sezione teatina del movimento – che porterà solamente nuovi problemi alla cittadinanza e danni economici ingenti per i commercianti del centro, già duramente provati da politiche cittadine scellerate. Questo è l’ennesimo chiodo che l’amministrazione Di Primio mette sulla bara del commercio nel centro di Chieti”.
“Abbiamo analizzato la normativa – spiega Lapenna – e, per noi, questa ZTL non è nient’altro che una chiara mossa per fare cassa sulle tasche dei cittadini: prima di attivare varchi e telecamere per la pedonalizzazione del centro storico ogni comune che si rispetti dovrebbe anzitutto dotarsi di strutture ricettive per il parcheggio delle autovetture e inoltre fornire una valida alternativa per l’accesso al centro storico mediante mezzi pubblici, navette e percorsi pedonali agibili e fruibili da tutti. A Chieti non abbiamo nemmeno una delle tre infrastrutture sopra elencate, ma l’amministrazione pensa bene di far fioccare multe e chiudere gli accessi come quello di via Toppi dove sono presenti decine di attività commerciali che risulteranno completamente tagliate fuori ed abbandonate a loro stesse”.
“Siamo stati contattati da decine di cittadini e commercianti preoccupati per questo ennesimo provvedimento-furto e siamo, come sempre, pronti a metterci alla testa di una protesta sacrosanta contro questa ridicola amministrazione: Chieti, al momento, ha bisogno di infrastrutture, non di varchi e telecamere. Daremo battaglia: non lasceremo morire la nostra città”.