Chieti. I gruppi consiliari di centrosinistra della Provincia di Chieti (Partito Democratico, Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione Comunista), hanno fatto delle critiche sulla presentazione del bilancio di previsione dell’Ente.
“Un bilancio presentato ed approvato ancora una volta in forte ritardo – hanno spiegato i gruppi consiliari in una nota – con la conseguenza di rallentare ed ingessare ulteriormente l’attività dell’Ente con materiale impossibilità a produrre una buona continuità amministrativa. Il buon governo si produce approvando i bilanci di previsione entro il 31 dicembre dell’anno solare precedente. Con un bilancio di previsione approvato in ritardo – ha continuato la nota – senza non aver ancora approvato il consuntivo 2010 non sarà possibile contrarre mutui. Ciò peggiorerà ancora la situazione complessiva nel territorio ancora in attesa che si avviino i lavori lasciati in eredità dalla precedente amministrazione di centrosinistra. Un bilancio con maggiori entrate dovute solo a trasferimenti vincolati dallo stato e regione per attività già svolte negli anni precedenti oppure legate al piano triennale dei lavori pubblici 2008/2010 regionale lasciate in eredità dal centrosinistra. Un bilancio con importanti voci come Cultura e Turismo senza alcuna previsione di spesa ed il Sociale solo con impegni legati a trasferimenti vincolati. Un bilancio che – continuano i gruppi consiliari di centrosinistra – pur confidando su una liquidità di circa 4,5 milioni di euro legati alla rimodulazione dei B.O.P. ed alla rinegoziazione dei mutui che complessivamente all’Ente costerà circa 50 milioni di euro in più, non prevede investimenti e/o attivazione di servizi ma solo aumento di spesa corrente e discrezionale. Un bilancio che non pianifica nulla di nuovo se non prevedere una misera ordinaria amministrazione che risente dei forti tagli prodotti dal governo nazionale di centrodestra verso gli Enti locali e della mancata autorevolezza verso la regione nel sapersi far rispettare dalla quale sono previsti solo trasferimenti di risorse legate al passato ereditato e che attualmente vede la Provincia di Chieti non considerata affatto neanche sul piano politico tanto da subire ogni decisione come avvenuto per la sanità, la riorganizzazione della rete scolastica superiore, nei trasporti e nella determinazione sulla perimetrazione della costa teatina e/o dei trabocchi. Un bilancio che si porta il fardello delle sciagurate ed affrettate scelte prodotte nel passato sulla rincorsa a dare contenuto alla diceria mai dimostrata chiaramente dalla voragine dei debiti lasciato da noi in eredità, tanto da avere parere non favorevole dal collegio dei revisori dei conti sulla proposta deliberata dalla giunta. Un bilancio – coclude la nota – che si coniuga ad una dismissione dei beni del patrimonio le cui entrate sono calcolate in maniera imprecisa e con stime troppo ballerine tanto da non avere l’approvazione del colleggio dei revisori dei conti che continuano a richiamare l’amministrazione ad una più attenta valutazione delle proprie scelte affinchè abbiano una chiara coerenza tra i vari passaggi istituzionali”.
I gruppi di centrosinistra fanno sapere che formuleranno delle osservazioni e delle proposte atte ad abbassare i costi della politica, dare ossigeno per sostenere le attività più significative nel territorio in campo culturale, proporre un utilizzo intelligente di risorse umane e finanziarie in campo turistico, aumentare la spesa nel sociale e ridurre i compensi in capo al direttore generale.
Francesco Rapino