Una decisione che fa tuonare l’opposizione, con Pianella Vicina che afferma in una nota: “Gli amministratori comunali di Pianella, ormai senza vergogna, hanno deciso, con la Delibera di Giunta 49 del 30 maggio, di aumentarsi le loro indennità del 45% retroattivo da gennaio a maggio 2022, e del 68% dal 1 giugno 2022 al 2023 e a regime fino al 2024”.
Ecco il prospetto pubblicato sulla Delibera di Giunta riferito dal consigliere comunale Gianni Filippone.
Compenso lordo 2021 | Compenso lordo dal 1-1 al 31-5-2022 (+ 45%) | Compenso lordo dal 1-6-2022 (+ 68%) | |
Sindaco | €. 2.509,98 | €. 3.181,40 | €. 4.002,00 |
Vice Sindaco | €. 1.255,00 | €. 1.590,70 | €. 2.001,00 |
Assessori | €. 1.129,49 | €. 1.431,63 | €. 1.801,00 |
Presidente del Consiglio Comunale | €. 251,01 | €. 318,05 | €. 400,00 |
“Come si può constatare dal prospetto riportato sulla delibera sono aumenti di indennità inaccettabili e vergognosi proprio in questo periodo”, commenta Filippone, “sembra uno schiaffo in faccia a tutti i cittadini indistintamente, ma soprattutto verso i giovani disoccupati, i lavoratori autonomi, dipendenti e ai pensionati, che non arrivano a fine mese con lo stipendio o la pensione, che soffrono gli effetti di una pesante crisi economica determinata prima dalla pandemia e poi dalla guerra, con pesanti aumenti del costo della vita a partire dal pane alla pasta, alla spesa di ogni giorno, alla Benzina e alle bollette”.
“Senza considerare che il Comune di Pianella ha un Bilancio deficitario, con un disavanzo al 31 dicembre 2021 di 3milioni di euro, nonostante il contributo straordinario inviato del Governo a fondo perduto di 906mila euro”, prosegue il capogruppo di Pianella Vicina.
“Vi sembra giusto che gli amministratori di una piccola Città come Pianella, che dovrebbero essere a servizio della comunità, si aumentano del 45% retroattivo da gennaio 2022 e del 68% dal 2022 ? Mentre per i cittadini l’aumento del costo della vita è di circa 7% (Istat)”, conclude Filippone, che chiede “al Sindaco a alla Giunta Comunale di sospendere e congelare gli aumenti (non obbligatori, vedi Legge di Bilancio N° 234 del 30-12-2021) per rispetto dei nostri concittadini in gravi difficoltà economiche, per i quali non è previsto nessun adeguamento di stipendi, pensioni e nessun recupero per i lavoratori autonomi”.