“Qui si trasferirà la centrale operativa di Pescara Energia e anche di Pescara sicura – sottolinea il sindaco Marco Alessandrini– Il degrado di questo storico edificio ha le ore contate, stiamo per completare un’altra incompiuta cittadina, questo grazie a un investimento da parte della nostra Spa pari a circa 1,2 milioni di euro che consentiranno di ultimare una riqualificazione in corso da anni. Il resto tornerà nella disponibilità del Comune che lo destinerà a fini pubblici”.
“In primo luogo -prosegue il sindaco – pensiamo che questo luogo dovrà essere la sede della Protezione Civile, centro nevralgico di intervento e sicurezza che ha bisogno di spazi dove strutturare gli interventi. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza Pescara Energia, essendo un Ente in predissesto avremmo avuto difficoltà a trovare un finanziamento così ingente, lo facciamo attraverso la nostra partecipata, rimaniamo nel perimetro pubblico dando una risposta che ha un grande valore nel senso della riqualificazione anche di questo cartiere”.
“Parliamo di una storia lunga e di un recupero attesi da anni. Da Opera Nazionale Maternità e Infanzia, dal 1990, invece, al Comando della Polizia Municipale che l’ha utilizzata fino al 2002 – illustra il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Antonio Blasioli– Poi a causa di indispensabili lavori di risanamento strutturale e di adeguamento degli impianti tecnologici il Comando è passato nella vicina Scuola Media “Michetti”. Da allora alcuni dei lavori sono stati compiuti, ma non sono risultati però sufficienti al ripristino funzionale dell’immobile rimasto in stato di abbandono. Con la consegna dei lavori daremo a Pescara Energia una sede funzionale e fruibile dall’utenza, ad oggi divisa in più edifici, accorpando negli altri spazi la sede del Centro Operativo Comunale, della Protezione Civile comunale e delle associazioni di protezione civile, un lavoro iniziato dall’ex vice sindaco Enzo Del Vecchio, che io ho portato avanti con forza e determinazione. Entro un anno questa opera nascerà e questo luogo smetterà di essere terra di nessuno, perché diventerà della comunità che tornerà a frequentarlo scoprendone anche il valore architettonico”.