Pescara. “L’appalto relativo alla realizzazione di due palazzine con 64 appartamenti di edilizia popolare in via Tronto rischia di fermarsi di nuovo e di vanificare tutto il lavoro da noi fatto”.
L’allarme è del consigliere regionale Pd Antonio Blasioli, vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici all’epoca della riattivazione del cantiere, che riferisce: “Il Comune è oggi alle prese con una probabile risoluzione del contratto, ma faccio appello al Sindaco e alla Regione affinché, pur nel rispetto della piena autonomia dei tecnici, si individui una soluzione che eviti la paralisi”
“Per percorrere tale soluzione – sottolinea Blasioli – i fondi potrebbero essere presi in piccolissima parte dagli 11.500.000 arrivati dal Cipe per le tre palazzine di via Lago di Borgiano. È normale che di queste vicende debbano occuparsi il RUP e la struttura tecnica del Comune e la politica dovrebbe prendere atto di quanto da questi deciso, ma ci troviamo dinanzi alla possibilità di avere a disposizione 64 appartamenti nuovi, dopo lo sfollamento di 82 famiglie di via Lago di Borgiano che aspettano ancora destinazioni definitive e, al netto dell’autonomia decisionale di cui sopra, mi sento di suggerire di utilizzare una piccolissima parte degli 11.500.000. (nell’ordine di 200/300.000,00 euro) ottenuti dal Cipe per la ricostruzione delle palazzine di via Lago di Borgiano per terminare gli alloggi del “Contratto di quartiere” di via Tronto in soli 4/5 mesi di tempo, dando sollievo a 64 nuclei famigliari in cerca di un tetto dopo quello sfollamento”.
“L’appello è quindi al Comune e alla Regione perché valutino questa ipotesi o altre utili a non interrompere i lavori in via Tronto e percorrano ogni soluzione che eviti un lungo contenzioso e restituisca alla città 64 appartamenti che in questo momento storico sono fondamentali per il diritto alla casa nella nostra città”, conclude il Dem.