Penne. Un’interpellanza è stata presentata dal Vice Presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari per avere chiarimenti sul distretto Sanitario di Penne
L’Analisi di Pettinari parte dalla mancanza del medico dedicato alla medicina legale, passando per l’assistenza domiciliare, fino a evidenziare le carenze di personale in servizi strategici nel San massimo di Penne.
“Siamo davanti ad un fallimento totale del centro destra per la gestione della medicina territoriale in area vestina – spiega Pettinari – nel distretto sanitario di Penne manca il medico dedicato alla medicina legale e abbiamo un solo medico per il servizio di riabilitazione, che è anche impegnato in altri servizi. Ma oltre a queste, già gravi, mancanze registriamo delle criticità anche nei servizi attivi come la difficoltà operativa e di gestione per l’assistenza domiciliare integrata (ADI), per il punto unico di accesso (PUA) e per l’unità di valutazione multidisciplinare (UVM). Criticità queste attribuibili maggiormente alla carenza di personale medico e alla mancata sostituzione del personale andato in pensione. Ad aggiungere perplessità è la rete infrastrutturale che risulta essere inadeguata”.
“Queste criticità hanno un impatto fortissimo che si traducono in ritardi per la presa a carico dei pazienti e una dilatazione dei tempi di attesa che ingolfano le prestazioni accumulando ritardi su ritardi. Basti pensare che per le consulenze vulnologiche possono passare anche due settimane per carenza di personale e che il servizio di Geriatria è attivo solo per 12 ore alla settimana”, prosegue Pettinari.
“Per questo ho voluto interpellare la Giunta regionale affinché dia risposte certe su come rendere maggiormente efficiente il distretto sanitario di Penne; su cosa si sta facendo per riattivare pienamente i reparti di Gastroenterologia e di Ginecolgia del San Massimo, e capire se c’è l’intenzione di elevare la gastroenterologia a UOSD, con dotazione adeguata garantendo al nosocomio un’autonomia giuridica, una pianta organica con personale dedicato in via esclusiva con un direttore sanitario che ne guidi il funzionamento riclassificando realmente il presidio in ospedale di base sede di pronto soccorso anche e soprattutto in considerazione della funzione indispensabile svolta dal presidio di Penne in questo periodo di emergenza ricevendo e curando pazienti Covid, non solo dalla provincia di Pescara, come ospedale dedicato”, conclude Pettinari.