Le nuove regole sull’apertura dei negozi nei giorni festivi potrebbero arrivare entro l’anno. Centinaio (Lega): “non posso pensare che in una realtà turistica si blocchi tutto la domenica”
Il tema della chiusura domenicale dei negozi continua a tenere banco dopo che nella giornata di ieri, il vicepremier Di Maio ha annunciato l’imminente arrivo di nuove regole che imporranno rigide limitazioni agli esercizi commerciali che intendono restare aperti la domenica e più in generale nei giorni festivi.
Come spiegato da Di Maio, la nuova regolamentazione sarà basata su “un meccanismo di turnazione per cui resterà aperto il 25% dei negozi, gli altri chiudono a turno”. A stabilire le domeniche di chiusura obbligatoria per ogni attività commerciale saranno i comuni, che dopo essersi confrontati con i commercianti provvederanno a redigere degli appositi calendari.
Di Maio ha poi bollato come “terrorismo”, l’allarme lanciato dall’ ad di Conad, Francesco Pugliese, secondo cui la chiusura domenicale forzata metterebbe a rischio circa 40mila posti di lavoro. “Ogni volta che si vuole tutelare il lavoro, arriva la solita minaccia allo Stato: noi li licenziamo”, ha dichiarato il vicepremier.
Sul tema è intervenuto oggi anche il ministro dell’Agricoltura e del Turismo, Gian Marco Centinaio che a margine della sua visita alla Fiera del Levante di Bari ha dichiarato “la proposta che abbiamo è di non bloccare le aperture domenicali nelle città turistiche”.
«Immediatamente ho chiesto spiegazioni in merito a questa proposta – ha detto Centinaio – e non posso pensare che in una realtà turistica si blocchi tutto la domenica. Allora facciamo un ragionamento che ci sia un giorno a settimana di chiusura, che non sia necessariamente la domenica, perché altrimenti blocchiamo il turismo nel nostro Paese”.