«Il futuro della Stella Maris», spiega il sindaco Maragno, «non può prescindere da una valutazione fatta in accordo con l’amministrazione di Montesilvano, nell’ottica di una scelta utile per la nostra città. Non vogliamo più che quella sia una struttura in degrado ma, al contrario, che sia in grado di rilanciare il territorio. L’idea del dormitorio è assolutamente anacronistica e, invece, dobbiamo farne un volano per la cultura in città. Noi vogliamo che diventi l’Aeroplano della cultura, e siamo disponibili a condividere la scelta con tutti, ma l’importante è che l’investimento sia un investimento per attività accademiche. Gli studi altamente professionalizzanti portano benessere , cultura, circolazione di idee, forze giovani e propositive».
«Non vogliamo più che a Montesilvano gli appartamenti vengano affittati alle prostitute ma che vengano affittati a studenti che raggiungono la nostra città da altre parti d’Italia, e perché no dall’estero, per frequentare corsi di eccellenza. Il rischio oggi è che quell’opera venga di nuovo vandalizzata, come è purtroppo già avvenuto, dando pregiudizio a Montesilvano e al suo territorio che da troppi anni, invece, attendono una soluzione per l’utilizzo intelligente della Stella Maris. Noi siamo pronti», conclude il primo cittadino, «anche a prendercela in carico e ad accollarci l’onere della gestione e a fare tutti gli interventi necessari per rilanciarla».