“La situazione nella Provincia Aquilana è drammatica: carenza di personale, accorpamenti di reparti, impossibilità di garantire percorsi elettivi per pazienti Covid positivi e continui trasferimenti di personale, delineano un quadro di carente ed inadeguata programmazione sanitaria” Chiosa Scoccia elencando le criticità nell’ambito sanitario territoriale. ” Stiamo assistendo ad un vero e proprio cedimento della rete sanitaria, a cui si è giunti ora dopo ora, le cui cause dovranno essere chiarite nelle sedi Istituzionali preposte, poiche’ gli effetti si stanno rivelando drammatici e si sono registrati diversi episodi di decessi su cui adesso sta indagando la Procura della Repubblica.” Continua Marianna Scoccia ricordando i episodi di cronaca nera correlati alla situazione nei settori di Pre-triage ospedalieri.
“La programmazione covid, vanto del Governo Regionale, è completamente saltata. Le aziende sanitarie sono senza alcuna governance e senza efficaci indirizzi dell’esecutivo. Prova ne è che dopo l’ultima commissione salute sul covid, il 29 settembre, non hanno più raccolto alcuna richiesta di confronto da parte nostra negandoci l’accesso a qualsiasi tipo di dato certo credibile e verificabile. Le asl stanno stravolgendo anche le delibere di giunta, prova che si vive alla giornata, continuamente sotto la pressione delle emergenze giornaliere. I fatti incresciosi di cronaca nazionale come quelli relativi al caso di Sulmona dimostrano il caos che si sta verificando.
Gli unici presidi credibili restano allo stato i sindaci. Ecco perché abbiamo voluto chiedere chiarezza. Ma non ci fermiamo qui.” Si esprime così il Consigliere Silvio Paolucci, cofirmatario dell’interpellanza sulla situazione Sanitaria relativa alla provincia Aquilana. “Attendiamo, da mesi ormai, che i vertici Istituzionali sanitari, vengano a riferirci lo stato dell’arte in Regione e rimarchiamo la necessità di approntate celermente una rete sanitaria efficente e l’applicazione di specifici protocolli per il contrasto ed il contenimento del COVID 19, affinché non continui ad essere costantemente deficitaria l’assistenza sanitaria sia ordinaria che emergenziale.” Conclude il Consigliere Scoccia