Doppia linea ferroviaria Pescara Roma: Il consiglio di Stato dice no ma i comitati non ci stanno

Caos nelle istituzioni causato dal progetto della doppia linea ferroviaria Pescara-Roma. C’è una sentenza del Tar che non convince la commissione comunale che ora minaccia l’appello al Consiglio di stato.

Non si placano gli animi riguardo al progetto di velocizzazione della linea ferroviaria Pescara-Roma che sta accendendo il dibattito nelle stanze delle istituzioni e dei tribunali. Il progetto prevede la costruzione di un doppio binario sulla linea ferroviaria che da Pescara porta alla capitale.

binario
abruzzo.cityrumors.it

Non è però così semplice, infatti l’aumento del numero di binari porterebbe ad alcuni problemi anche ambientali, come la necessità di abbattere alcuni edifici nella parte bassa della città di Chieti. La commissione comunale speciale ha sempre espresso parere negativo, ma le sue ragioni si sono scontrate con la sentenza del Tar che invece ha rigettato il ricorso.

Doppio binario sulla Pescara-Roma: che casino

La commissione comunale speciale, nata con l’obiettivo di esaminare attentamente il progetto in questione, si è sempre detta non favorevole all’allargamento della linea ferroviaria Pescara-Roma. Il suo ricorso, però, è stato rigettato dal Tar. Il presidente della commissione minaccia un altro ricorso, stavolta al Consiglio di Stato.

binario
abruzzo.cityrumors.it

Il presidente della commissione, Vincenzo Ginefra, ha infatti dichiarato: “Stiamo valutando l’appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che ha bocciato il nostro ricorso sulla ferrovia. Dobbiamo capire se ci sono gli estremi per il ricorso al Consiglio di Stato e anche se il Comune di Chieti, ente in dissesto, può permettersi una nuova azione legale. Anche alla luce del fatto che il progetto è stato stralciato dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza“.

La commissione ha recentemente convocato i responsabili dei comitati locali per cercare una soluzione condivisa. Alla riunione hanno partecipato anche il sindaco Diego Ferrara, i tecnici comunali e i rappresentanti legali. Gianni Di Labio, ex assessore comunale per il Comferr, Paola Sablone del comitato FerroVia Chieti Scalo e Katia Corsi del comitato Mulino hanno presenziato alla seduta, ma non è stata presa alcuna decisione definitiva.

Il presidente della commissione poi lancia una frecciatina a quei comuni che hanno cambiato il loro parere da negativo a positivo, chiarendo che il Comune di Chieti non ha intenzione di cedere alle “lusinghe compensative”. La posizione del Comune di Chieti rimane saldamente negativa, con l‘attenzione focalizzata sulla tutela del territorio. Difatti, il motivo principale di questo rifiuto è la probabilità molto alta di dover abbattere edifici nella zona bassa della città, cosa che viene assolutamente malvista per ragioni urbanistiche e di interesse della comunità locale.

Gestione cookie