Cupello. “Rimango basito rispetto al facile entusiasmo con la quale il Sindaco di Cupello, Manuele Marcovecchio, esulta nell’annunciare le virtù legate ad un attenta raccolta differenziata ed ai benefici economici ed ambientali perché adesso curata dalla ditta privata SAPI di Vasto quando poi ha rinunciato, con la pigrizia solita della sua amministrazione, ad un contributo di €uro 40.000 promesso dal CIVETA per fare la stessa cosa”.
“Così in una nota il consigliere comunale, Camillo D’Amico, che aggiunge: “Non è riuscito a far partire il progetto sperimentale perché non hanno trovato nessuno che potesse seguirne l’attuazione in un quartiere a scelta proprio dei nostri assenti e distratti governanti. Il progetto sperimentale del CIVETA poteva partire mettendoci solo un po’ di sana buona volontà e confidando, con realistico buon senso, anche sul volontario contributo fattivo e diretto da parte di qualcuna delle tante associazioni di volontariato presenti a Cupello verso la quale l’amministrazione comunale non ha fatto mai mancare cospicue elargizioni finanziarie di sostegno alle attività”.
“Riteniamo corretto e giusto chiedere l’impegno ai cittadini a riciclare di più – conclude D’Amico – perché è dovere civico oltre che virtuoso; evidenziamo però che loro sono già culturalmente dentro questi principi da tempo perché, chi prima ha amministrato Cupello, ben ha investito in relazione alla natura originale dell’impianto consortile come centro di compostaggio e riciclaggio. Tristemente oggi la natura dell’impianto è di mera discarica a cielo aperto e l’amministrazione comunale targata Marcovecchio porta dietro di sé molte responsabilità politiche ed istituzionali per questa triste inversione. La privatizzazione del CIVETA è stata l’ennesima sottrazione avvenuta a danno dell’intero territorio; il tutto è avvenuto con il silente appoggio delle maggiori amministrazioni comunali senza che quella di Cupello non opponesse alcucnhè”.