Come funzionano le elezioni europee? La spiegazione facile

Dal 6 al 9 giugno 2024 si svolgeranno le elezioni europee per il Parlamento, ma come funzionano esattamente queste ultime?

Le elezioni europee si tengono ogni cinque anni, dando ai 447 milioni di cittadini dei 27 Stati membri dell’Unione europea l’opportunità di scegliere chi li rappresenterà al Parlamento europeo.

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Una volta eletti, i deputati resteranno in carica cinque anni e trascorreranno il loro tempo tra le riunioni del Parlamento europeo a Strasburgo e Bruxelles. Il Parlamento determina direttamente la legislazione, le politiche e i bilanci dell’UE, riflettendo la voce democratica di quasi mezzo miliardo di cittadini in tutta Europa. Di seguito, vediamo come funzionano le elezioni.

Tutto ciò che c’è da sapere sulle elezioni europee

Le elezioni europee utilizzano un sistema di rappresentanza proporzionale, in cui a ciascuno Stato membro viene assegnato un certo numero di seggi in base alla dimensione della popolazione. Ma non tutti gli Stati membri votano allo stesso modo.

Alcuni Paesi votano per partiti che hanno selezionato una lista fissa di candidati da far comparire sulla scheda elettorale. Altri hanno liste più aperte in cui gli elettori scelgono un partito o indicano chi è il loro candidato preferito.

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Inoltre, esiste anche il voto unico trasferibile, in cui gli elettori scelgono tutti i candidati che desiderano e li numerano in base alle preferenze. Le votazioni inizieranno giovedì 6 giugno nei Paesi Bassi, seguite il giorno successivo da Irlanda e Malta e sabato da Lettonia e Slovacchia. Molti Stati membri dell’UE voteranno domenica 9 giugno.

La maggior parte delle votazioni si svolge in un giorno, anche se i cechi hanno venerdì e sabato per votare, mentre gli italiani votano sabato e domenica. Il numero di deputati di ciascun paese è proporzionale alla sua popolazione.

La Germania, il paese più popoloso dell’UE, ne ha 96. Malta, Lussemburgo e Cipro hanno il numero minimo di sei ciascuno. I risultati vengono decisi tramite rappresentanza proporzionale, quindi ogni voto conta, anche se alcuni paesi hanno una soglia elettorale minima fino al 5%.

Entro la fine del 9 giugno sarà chiaro quali partiti hanno vinto i 720 seggi del Parlamento, 15 in più rispetto al 2019. Il Regno Unito ha partecipato alle ultime elezioni europee prima di lasciare l’UE, e da allora alcuni dei suoi seggi sono stati ridistribuiti o tenuti in riserva in caso di espansione dell’UE.

Il Parlamento europeo determina la direzione delle leggi e delle politiche dell’UE modificando e approvando leggi e decidendo su accordi internazionali e allargamenti. Ma a prescindere dalla sua importanza, l’affluenza alle urne nelle elezioni europee ha registrato una tendenza al ribasso, scendendo significativamente rispetto al 62% registrato quattro decenni fa. Questo declino persiste nonostante una manciata di paesi abbiano il voto obbligatorio, tra cui Belgio, Grecia e Bulgaria.

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